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venerdì, Aprile 26, 2024
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Chi è Nicola Schiavone, il primo pentito che fa tremare i Casalesi

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Nicola Schiavone, primogenito del capoclan dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone, ha deciso di collaborare con la giustizia. Il rampollo del boss, in carcere dal 2010, sta scontando al 41bis gli ergastoli avuti per cinque omicidi, ovvero per il triplice omicidio di Francesco Buonanno, Modestino Minutolo e Giovan Battista Papa, tre affiliati al clan uccisi per uno ‘sgarro’ a Villa di Briano, e per il duplice omicidio Salzillo-Prisco, avvenuto nel marzo 2009 a Cancello e Arnone; quest’ultimo episodio fece scalpore perché una delle vittime, Antonio Salzillo, era nipote del fondatore del clan dei Casalesi Antonio Bardellino, ucciso in Brasile nel 1988. Schiavone jr fu arrestato nel maggio 2010; per gli inquirenti sarebbe stato lui a prendere in mano le redini del clan dopo l’arresto del padre, avvenuto nel luglio 1998. La collaborazione di Nicola Schiavone potrebbe aprire scenari importanti, soprattutto sul fronte dei legami tra clan e politica.

Le novità su Nicola Schiavone

Gli inquirenti ritengono che dal pentimento di Schiavone jr possano arrivare importanti elementi per fare luce sull’area grigia dei rapporti tra camorra, imprenditoria e politica. Essendo stato per un decennio a capo della cosca dopo l’arresto del padre, Nicola Schiavone è a conoscenza di molti segreti relativi agli affari del clan e ai tesori accumulati con la gestione degli affari illeciti da una camorra sempre più imprenditoriale.

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Il personaggio Nicola Schiavone

Pubblichiamo qui sotto il testo del post di Marilena Natale, giornalista che ha dato in anticipo la notizia: “Nicola Schiavone si è pentito! Il primo figlio della dinastia criminale di Sandokan, ha deciso di collaborare. Ben due sentenze hanno confermato, il fine pena mai, per essere il mandante di ben 5 omicidi. Fu arrestato il 15 giugno del 2010, alle sei del mattino, dalla catturandi casalese, guidata da Alessandro Tocco. Dopo otto anni di detenzione al 41 bis. Nicola jr spezza la catena del male, si è arreso allo Stato. La sua collaborazione fa tremare tanti colletti bianchi e finalmente molte ombre spariranno.  La sua collaborazione è una grande notizia per la nostra terra martoriata,se suo padre Francesco, rinchiuso ormai da vent’anni avesse fatto, questa scelta anni fa, quanto male si sarebbe risparmiata la nostra terra. Nicola Schiavone,ha anteposto l’amore dei figli a quello criminale. Mi auguro che I fratelli, seguano I suoi passi e che sua Madre Mariapia, li convinca.Sbagliare è umano, ma perseverare e diabolico. Nessuna dichiarazione potrà cancellare il male che ha fatto questa famiglia, ma almeno possiamo avere giustizia!!!!”

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