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venerdì, Aprile 26, 2024
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“Non buttateli, diamoli a chi ne ha bisogno”, pasti avanzati dell’ospedale Policlinico donati ai senzatetto

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Aiutare concretamente i senza fissa dimora distribuendo loro pasti dell’ospedale Policlinico altrimenti buttati via senza perchè non consumati dai pazienti. È l’opera meritoria del dottor Michele Sorrentino, commercialista di Napoli, intercettato nella serata di ieri da InterNapoli.it nei porticati della Galleria Principe di Napoli mentre, su richiesta della figlia ricoverata al nosocomio collinare per degli esami clinici, distribuisce lontano da taccuini, telecamere ed occhi indiscrati il cibo ai clochard che di solito scelgono di sera quel punto a pochi metri di distanza dal Museo Nazionale per ripararsi dal freddo. Una storia bella ma che al contempo fa riflettere, perché dimostra come la pratica dello spreco alimentare, su più livelli, sia ancora troppo diffusa.

 

Il dottor Sorrentino ci spiega come è nata la sua iniziativa. «È stata mia figlia Marialaura a chiedermelo, il merito è tutto suo non mio. Da qualche giorno è al Policlinico per degli accertamenti ed ha notato come diversi pasti destinati ai pazienti dell’ospedale fossero poi messi via perché non consumati. E allora lei mi ha detto: “Papà, perché non li recuperiamo e li distribuiamo a chi è in difficoltà? Sarebbe una bella cosa, è un peccato sprecare tutto quel cibo’’. E così ho fatto- Sono stato alla Galleria Principe Umberto domenica sera e stasera (lunedì sera, giorno del nostro incontro ndr.)». Michele Sorrentino fa poi una confessione: «Sono onesto, all’inizio avevo paura ad andarci perché per me rappresentava una novità. Ed invece devo dire che è stato soddisfacente ricevere i ringraziamenti di queste persone per il gesto compiuto». Successivamente, arriva la telefonata di Marialura ancora ricoverata al Policlinico. «Sto provando ad estendere l’invito a non sprecare il mangiare anche alle altre persone ricoverate nel mio reparto e negli altri. Credo sia giusto chiederlo perché tanto cibo rischia di essere buttato e sicuramente c’è qualcuno che ne avrà bisogno. Quando fra pochi giorni dovrei lasciare l’ospedale, è mia intenzione contribuire in qualche modo ad aiutare i meno fortunati».

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Ma il tema sullo spreco alimentare resta tutto. «Effettivamente – constata il commercialista – i pasti non utilizzati all’ospedale erano tanti, me ne sono accorto anch’io. Li abbiamo recuperati senza che dal Policlinico facessero obiezioni». E menomale, aggiungeremmo noi. Va sottolineato come l’Assessorato comunale al Welfare retto ora da Monica Buonanno anche per quest’anno ha deciso di lasciare aperte di sera le stazioni di Municipio e Museo della metropolitana linea 1 per consentire ai senza fissa dimora di passare più comodamente trovare riparo. Inoltre, al Rione Sanità si trovano due strutture, “La Palma’’ (con 100 posti) e La “Tenda’’ (50 posti) dove i clochard possono passare la notte alle quali s’aggiunge il dormitorio pubblico di via De Blasis con circa 120 letti a disposizione.

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