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venerdì, Aprile 26, 2024
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Norina Matuozzo, la mamma si espone pubblicamente: “E’ un’ingiustizia, l’ergastolo non va cancellato”

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La mamma di Norina Matuozzo ha rotto il silenzio dopo la condanna, in secondo grado, all’ergastolo di Salvatore Tamburrino. Nel marzo del 2019 l’uomo uccise Norina con 3 colpi di pistola a Melito, dopodiché poi confessò l’uxoricidio.

Tamburrino venne condannato all’ergastolo nel febbraio del 2020 a conclusione del processo svoltosi con rito abbreviato. Lo scorso 31 marzo la Prima Sezione della Corte d’Assise d’Appello ha respinto la richiesta di concordato con una condanna a trent’anni per Tamburrino. Nessuno sconto dunque per l’ex ras del Terzo Mondo, nemmeno dopo la proposta di concordato avanzata dal procuratore generale Raffaele Marino.

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PARLA LA MAMMA DI NORINA MATUOZZO

Gabriella Matuozzo ha parlato dopo la sentenza emessa dalla Corte di Appello mercoledì scorso. “Fino ad oggi non mi sono mai esposta, soprattutto per la situazione attuale, e sono stata chiusa nel mio dolore attendendo il giorno in cui mia figlia avesse avuto giustizia. Fin ora, grazie al lavoro encomiabile dei giudici (che integerrimi e giusti continuano a confermargli l’ergastolo), sta andando tutto bene”.

La donna parla anche dei legali di Tamburrino e del Procuratore Generale: “I suoi avvocati cercano in tutti i modi di far valere il suo status di “pentito” chiedendo per lui una pena a 30 anni. Che lui stia cercando in tutti i modi di risparmiarsi l’ergastolo non è per me inaspettato. Quello che però mi ha indignata più di ogni altra cosa è che il PG, che dovrebbe insieme a noi combattere per far sì che nel processo dell’omicidio di mia figlia non vengano inseriti “favoritismi” per i suoi accordi con la procura generale della sua collaborazione, si è invece scagliato contro il giudice che ha respinto giustamente la richiesta di 30 anni, dicendo che tutti i collaboratori ottengono uno sconto di pena e chiedendosi perché a Tamburrino invece questo viene negato. È vergognoso! Io pretendo che questo processo mai e poi mai venga mischiato con la camorra. Questo é un processo per femminicidio e io non permetto che vengano approvati sconti e benefici sulla pelle di mia figlia“.

“NON MI IMPORTA CHI HA FATTO ARRESTARE”

Dopo l’arresto Tamburrino, divenuto poi collaboratore di giustizia, permise agli investigatori di arrestare Marco Di Lauro. Il figlio di Ciruzzo ‘o milionario, all’epoca, era il latitante della camorra maggiormente ricercato.  “A me non importa chi ha fatto arrestare dopo o chi ancora farà arrestare. A me non importa delle promesse che gli sono state fatte, a me, come a tutta la nostra famiglia. Importa che gli venga confermato l’ergastolo fino alla fine e combatterò sempre per far sì che questo accada. È importate però per me ringraziare ancora una volta i giudici che non si lasciano influenzare e ai nostri avvocati che continuano a chiedere il massimo della pena“, conclude il post pubblicato su Instagram da Gabriella Matuozzo.

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