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In via Caprera stamattina non si parla d’altro se non della tragica lite di ieri sera. Tutti nel rione nei pressi di via Vincenzo Ianfolla a Miano i residenti sono increduli per la morte di Raffaele Perinelli, il giovane di 20 anni ucciso da una coltellata al cuore infertagli da un 31enne, ora costituitosi, anch’egli del rione. “A volte Gesù Cristo fa delle cose sbagliate, sia Raffaele che chi viene ritenuto responsabile della sua morte, lì conoscevamo perché sono del quartiere” afferma una donna fuori al suo basso, che poi aggiunge:”Posso solo dire che era la perla dei ragazzi Raffaele, tutti dovrebbero essere così”. “È meglio però che Lei qui non si trattenga perché nessuno dirà nulla ai giornalisti, il rione è troppo coinvolto” aggiunge una sua vicina di casa. Poco più in là una donna parla con una salumiera, è intimorita dalla nostra presenza ma ci dice: “Questi giovani d’oggi sono pericolosi, si ammazzano per niente e questa cosa ci fa paura”. Due uomini parlottano fra loro, sono ermetici. “Lo abbiamo saputo dai siti e dai tg quanto accaduto -dice uno dei due- Lello lo conoscevamo bene, anche se sono anni che non abita più qui. È come se ci fosse parente, ma non sappiamo quello che è successo realmente” All’esterno della chiesa San Gerardo e Sant’Alfonso, nei pressi della quale si è consumata la tragedia, mentre don Salvatore officia la funzione diverse donne ragionano: “Ma al massimo si potevano picchiarsi ma perché accoltellarsi?” “Che vi dobbiamo dire? Il rione fa schifo, me ne andrei domani ma dove andiamo” dice un’altra fedele con la bimba in braccio.
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