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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Omicidio nella prima faida di Scampia, la Cassazione ‘salva’ Di Lauro junior

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Nuova e decisiva picconata all’inchiesta sugli omicidi della prima faida che vedeva coinvolto Vincenzo Di Lauro, secondogenito del boss Paolo Di Lauro. La Corte di Cassazione ha infatti respinto l’appello proposto dalla Procura di Napoli confermando di fatto l’annullamento dell’ordinanza a carico di ‘F2’ in merito all’omicidio di Luigi Giannino. Si tratta della seconda importante vittoria per Di Lauro junior dopo che il tribunale del Riesame aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri del Nucleo Investigativo neo confronti del rampollo. Anche in questo caso fondamentali si sono rivelate le argomentazioni sollevate dai suoi legali, gli avvocati Antonio Abet e Andrea Lucchetta, che sono riusciti a smontare in questi mesi le dichiarazioni di ben otto collaboratori di giustizia.

Quest’ultimi infatti indicavano Di Lauro junior come mandante dell’omicidio di Luigi Giannino: il giovane fu ucciso il 13 giugno 2007. Secondo l’accusa fu Vincenzo Di Lauro a dare l’ordine di morte dal carcere, ribadito anche al fratello Marco che era libero. Due squadre di killer in auto armate di pistole e mitraglietta entrarono in azione: Giannino venne assassinato con 12 colpi, Luigi Magnetti che era con lui si salvò, ma rimase ferito Ciro Vallinoti.

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