Un lungo curriculum criminale quello di Raffaele Cinque il 51enne ucciso questa notte in via dello Scirocco a San Pietro a Patierno. Dopo una segnalazione di spari avvenuti in zona gli agenti del commissariato di Secondigliano (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) hanno trovato l’uomo morto, trucidato da cinque colpi. Secondo una prima ricostruzione l’uomo avrebbe cercato di sfuggire ai suoi o al suo killer e nella fuga sarebbe caduto dal ballatoio finendo di sotto.
RAFFAELE CINQUE ERA VICINO AL CLAN CONTINI
Una vera e propria esecuzione. Remota la pista che porta ad un agguato di stampo camorristico: il fratello di Cinque è vicino al clan Contini ma ipotizzare al momento una vendetta trasversale è difficile. Forse la chiave del delitto sta nel passato criminale dell’uomo: due anni fa l’uomo fu arrestato per il furto di uno scooter avvenuto in via Stadera. Insieme a un complice fu intercettato dai carabinieri in sella al mezzo appena rubato e furono bloccati.
I PRECEDENTI DI CINQUE
Tre anni prima era stato bloccato dalla polizia dopo un furto di un’auto a Casalnuovo. Il proprietario, dopo aver chiamato il proprio cellulare dimenticato all’interno della vettura, ricevette una richiesta di 800 euro per la restituzione della macchina. Grazie al sistema satellitare gli agenti intercettarono Cinque e il complice che furono così arrestati con l’accusa di tentata estorsione.
Ancora più cruento l’episodio risalente al 2014 quando Cinque avrebbe organizzato un colpo ad un negozio di abbigliamento gestito da cinesi. Durante le fasi della preparazione avrebbe prima accoltellato e poi esploso sette colpi alle gambe di uno dei complici che si era tirato indietro temendo di finire nuovamente in carcere. Ieri la fine della sua ‘parabola criminale’ con un omicidio che ha tutte le sembianze di un’esecuzione in piena regola
