Il pallone d’oro di Diego Armando Maradona, ritrovato dopo ben 35 anni dalla sua sparizione, è ufficialmente in vedita. La «Maison Aguttes» ha, infatti, reso pubbliche le regole per presentare le offerte: 24 ore prima dell’asta bisognerà versare una cauzione di 150mila euro. Difficile poter ipotizzare la base di’asta, ma si pensa che il pallone d’oro del più forte calciatore di tutti i tempi possa essere pagato tra i 12 e i 15 milioni, con una percentuale di vendita oltre il 20% per la Maison Aguttes nel caso in cui il prezzo, come appare scontato, dovesse superare i 5 milioni.
La consulenza: “Il pallone d’oro di Maradona è autentico”
Eppure per oltre 30 anni si è pensato che il pallone d’oro, rubato dalla camorra, fosse stato fuso. Ciò dovuto anche alle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia che avevano aggiunto dettagli, poi rivelatisi infondati. Per la «Maison Aguttes» l’autenticità è certa. A dimostrarlo è una perizia di una società specializzata in digitalizzazioni e repliche virtuali di oggetti, la dTwin, che è partita dalla foto di Maradona con il Pallone d’oro. Grazie anche alla buona qualità del negativo della foto, i tecnici sono riusciti a notare due caratteristiche che ne confermerebbero l’autenticità: i motivi aztechi presentano un mancato allineamento in un punto impercettibile ed inoltre vi è una piccolissima bolla nera di circa un millimetro sul pallone.
No secco all’asta da parte dei figli del Pibe de Oro