Assolti perchè il fatto non sussiste. Si sono sciolte come neve al sole le accuse nei confronti dei presunti ‘ripulitori’ dei beni del boss di Marano Giuseppe Polverino ‘o barone. La decisione è stata presa dai giudici del tribunale di Napoli (IV sezione penale) che hanno assolto Luigi Mele e la figlia Veronica. Tutto merito dell’abile strategia difensiva messa in piedi dai loro legali, gli avvocati Antonio Rizzo e Leopoldo Perone, che con le loro solide argomentazioni sono riusciti a dimostrare che il fatto non sussiste. Polverino e Luigi Mele, secondo le accuse contestate dalla Procura, nel 2010 avevano eluso la norma antiriciclaggio attribuendo fittiziamente proprietà e disponibilità delle quote della società “Fergo Aisa” a Veronica e un complice che le avrebbero acquistate anche se in realtà la disponibilità di tali beni era tutta di Polverino. Gli avvocati Perone e Rizzo hanno invece dimostrato, convincendo i giudici, che non vi fossero elementi tali da provare che simili operazioni avessero come unico fine quello di eludere i controlli ottenendo così l’assoluzione piena per i loro assistiti.
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