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martedì, Marzo 19, 2024
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Storia d’amore con l’ex studentessa, prof la uccide e la smembra: nello zaino le braccia del cadavere

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Si faceva chiamare sire e la sua amante l’aveva ribattezzata Josephine,dal nome di Giuseppina di Beauharnais, la prima moglie di Napoleone. L’amore per la storia, e , soprattutto per l’imperatore francese, oggetto di studi decennali, lo ha però portato assai al di là di una folkloristica rappresentazione interpersonale. Così Oleg Sokolov,  docente all’Università di San Pietroburgo e uno dei massimi esperti della vita e delle gesta dell’imperatore francese, accademico dell’intellighenzia russa e vicino a Vladimir Putin, ha confessato oggi l’omicidio della sua compagna ed ex studentessa, la 24enne Anastassia Echtchenko. Una storiaccia di  passione e alcolismo che ha scosso l’intero mondo accademico.

Il professore, insignito in Francia della Legion d’Onore nel 2003 dopo aver insegnato alcuni anni alla Sorbona, , è stato arrestato dopo essere stato ripescato nel fiume Moika, a San Pietroburgo,  uno zainetto. Dentro, una macabra scoperta, parti delle braccia della donna. E lui, in acqua, vestito da Napoleone, che cercava disperatamente di far sparire nel fiume i resti della giovane. La polizia ha poi trovato il resto del corpo della vittima, decapitato e senza braccia,  nell’appartamento dell’uomo. Lo storico, 63 anni, è stato poi ricoverato in ospedale per ipotermia, ma oggi è stato trasferito in un commissariato di polizia per l’interrogatorio.

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Il docente era inoltre membro del consiglio scientifico dell’Issep, la scuola politica dell’ex deputata francese Marion Maréchal (nipote di Marine Le Pen) a Lione, incarico «immediatamente revocato». Davanti al suo curriculum, «non potevamo immaginare che potesse commettere questo atto odioso», ha commentato l’Istituto in un comunicato, «esprimendo le proprie condoglianze e il proprio sostegno alla famiglia della vittima».
«Ha ammesso la sua colpevolezza», ha dichiarato l’Avvocato Alexander Pochuev di AFP, aggiungendo che si è rammaricato per ciò che ha fatto e ora ha collaborato. Secondo quanto riferito, Sokolov era ubriaco ma ha raccontato che poi si sarebbe suicidato nella Fortezza di Pietro e Paolo, uno dei monumenti più famosi della ex capitale imperiale.  Pochuev ha sottolineato, cominciando a imbastire la difesa del suo assistito, che Sokolov potrebbe essere stato sotto stress o emotivamente disturbato. «È una persona anziana», ha detto.
La passione per Napoleone lo aveva portato, lui e anche la sua amata, a far parte di film e rievocazioni storiche dell’età napoleonica. Mai però la giovane avrebbe pensato di morire in questo modo assurdo per mano del suo sire.

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