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venerdì, Aprile 26, 2024
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«Quante nottate io e Marctiell…», la latitanza di Di Lauro passava per un’officina a Casavatore

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Una squadra di elettrauti, meccanici pronti a tutto. In aggiunta ai ras che ne curavano la latitanza. E’ questo uno dei particolari che emergono nell’ordinanza di custodia cautelare che ieri ha sgominato la rete di fiancheggiatori del clan Di Lauro. Rete capeggiata da quel Salvatore Tamburrino arrestato poche ore prima della cattura del superlatitante. In una conversazione del 2014 l’uomo parla con un altro affiliato Vincenzo Gatta. Si trovano entrambi nell’officina di Puzone e Tamburrino fa riferimento alle volte in cui lì, insieme con lui, c’era anche Marco Di Lauro. Tamburrino: «Eh Enzu’…lo sai quante nottate facevamo noi qua dentro noi! (dentro l’officina) Le nottate che facevamo io, Marco (Di Lauro, ndr) dentro da Antonio (Puzone)…”. “…per Marco… – dice ancora il luogotenente dei Di Lauro – venivano i meccanici da fuori per prepararci la macchina! Alloggiavano nell’albergo qua… quel ragazzo faceva le nottate insieme a noi. E Marcuccio (Marco Di Lauro, ndr) tutte le sere gli dava le cento, le duecento euro in mano…».

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