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giovedì, Maggio 2, 2024
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Racket negli ospedali, scarcerato il reggente del clan Cimmino

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È considerato l’ultimo reggente del clan Cimmino nonché il capo dell’ala militare della cosca vomerese. Andrea Teano ha ottenuto questa mattina gli arresti domiciliari: merito del suo legale, l’avvocato Michele Caiafa, che ha convinto i giudici della Corte d’Appello di Napoli (I sezione) ad attenuare la misura cautelare per il suo assistito. Teano, pezzo da novanta della mala collinare, durante l’ultimo processo scaturito dall’ inchiesta sul racket imposto dai Cimmino sugli ospedali di Napoli, era stato condannato a 20 anni e 4 mesi però in continuazione con due sentenze (una di 13 anni ed una di 4 anni già espiata per intero) quindi in pratica aveva rimediato 3 anni e 4 mesi per associazione.

La figura di Teano emerse durante l’ultima inchiesta sui Cimmino. La sua reggenza in particolare causò non pochi malumori all’interno della cosca. Malumori che non si limitavano ad affiliati di rango inferiore ma interessavano anche ‘pezzi da novanta’ del sodalizio come Giovanni Caruson e Andrea Basile, l’uomo cui era affidata la reggenza del clan prima di Teano.

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I malumori contro il ras Andrea Teano

I particolari emergono da una conversazione in auto intercettata in cui a parlare sono lo stesso Giovanni Caruson e Vincenzo Pone con il primo che dice che Andrea (Basile) gli avrebbe raccontato che altri due ras, Domenico Gargiulo e Salvatore Pellecchia sono andati a dirgli di avere molta paura per i comportamenti di Teano. I due hanno mandato a dire “come dobbiamo fare per toglierci a questo davanti?”. Caruson manifesta dunque l’intenzione del clan di ucciderlo ma Teano, forse capendo le reali intenzioni del gruppo, camminerebbe sempre armata visto che si sarebbe inimicato diversi esponenti della malavita vomeresi per essere passato a ritirare le estorsioni in tutti i garage del quartiere.

L’intercettazione in auto

La trascrizione integrale è molto chiara, Caruson:«Ha detto “Giovanni togliamogli a questo davanti a sti ragazzi”…e…Andrea..e come glielo levo da mezzo a sTI ragazzi?..accussì…no..e come facciamo così…ha detto lui..e come facciamo…e quella la cosa più facile…andiamo da una parte e lo affoghiamo…però il problema è un altro…perchè adesso?. E non quando te l’ho detto io 15 giorni fa…e ha detto Iui…”no quelli loro stanno inc.le”….che ti devo dire…tu lo sai non è nella natura mia mettermi a fare guerre così…non è il mio modo di pensare…Il ragazzo già sta facendo il leone…mo’ non gli dà niente a Pasqua…si prende tutto lui…»

Pone: «Quello li fa male..,è cattivo…li fa male»

Caruson: «Se li fa male…dopo sarà un problema per lui..non lo so…e sò come devo fare…se lo voglio prendere già ho tutta la cosa in testa…io penso che come …inc.le…è più probabile che lo arrestano».

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