Dopo aver preso parte ad uno degli intrattenimenti fruiti dai social media, un ragazzo di 14 anni perde la vita. La sfida in questione stava spopolando sulla piattaforma digitale Tik Tok, questa prevedeva l’ingerimento di alcune patatine dai gusti particolari. Il gioco che ha causato nel ragazzo gravi disfunzioni è noto come: ‘One Chip Challenge’.
L’inaspettato malessere
I primi disagi fanno capo alla giornata di venerdì scorso. Durante quel giorno, alla madre del ragazzo, era arrivata una chiamata dalla scuola che l’avvertiva di alcuni forti dolori allo stomaco accusati dal figlio. Tali malesseri erano provocati dall’ingerimento di una patatina estremamente piccante che un amico aveva consegnato al 14enne. Secondo le dichiarazione del genitore, dopo essere tornato a casa il ragazzo era migliorato. Nonostante questi iniziali segni di sollievo il tutto degenera nel corso del pomeriggio, prima che il 14enne scendesse di casa per andare ad allenarsi con la sua squadra di basket. Dinnanzi all’impossibilità di trattare e risolvere i dolori il giovane studente viene condotto in ospedale dove, nonostante l’intervento medico, perde la vita.
Tra presupposizioni e verità: Le cause della morte
Le sconvolgenti dinamiche hanno disposto nei familiari uno spirito ricercatore. Il desiderio è quello di scorgere il prima possibile le motivazioni che hanno spinto il ragazzo alla morte. Al fine di giungere a tali conclusioni verrà disposta un’autopsia per comprendere l’origine dei dolori. Intanto, però alcune persone, tra cui la mamma hanno già individuato nella sfida Tik Tok l’origine dei mali. A motivare queste presupposizioni sono altri casi ricorrenti che prima della morte di Harris, si sono verificati. Tanti altri studenti, infatti, nei giorni precedenti e in passato, dopo aver partecipato alla sfida, avevano accusato dolori e malesseri. Valutando la pericolosità della challange anche le scuole erano intervenute vietando la diffusione delle patatine letali.
Le avvertenze sul pacco di patatine
Pare che la sfida Tik Tok sia sponsorizzata dalle stesse patatine. L’azienda produttrice del prodotto scrive: “vince chi resiste più a lungo, senza mangiare altro o bere. In genere non si resiste più di un minuto, ma chi arriva a un’ora è un vero Predator”. La confezione del prodotto si presenta con un teschio colorato e con una serie di avvertenze: “non mangiare se sei sensibile a prodotti speziati o allergico al pepe e se hai problemi di salute” e“cerca assistenza medica se dovessi sperimentare difficoltà respiratorie, svenimenti o nausea prolungata”. Si può, di conseguenza, dedurre che la particolare cura nel suggerire grande cautela non era un’esagerazione, in quanto le spezie utilizzate sono annoverate tra le più piccanti di sempre: il Carolina Reaper Pepper e il Naga Viper Pepper.
