Erano ritenuti autori di rapine contestate in nemmeno 24 ore, commesse in modalità molto violente, anche con spari di pistola. Per i componenti del gruppo che terrorizzava l’area nord di Napoli sono arrivate ieri le condanne. Questa la decisione presa dal gip Forte nel processo con rito abbreviato (formula che comporta in caso di condanna lo sconto di un terzo della pena). Le indagini condotte dalla Procura di Napoli nord, poi culminate nel blitz dello scorso anno (leggi qui l’articolo), consentirono di identificare i presunti autori di quattro rapine. Due rapine consumate a Casavatore e a Secondigliano in danno di 2 motociclisti. Infatti venivano sottratti i loro scooter sotto la minaccia di una pistola; una tentata rapina commessa a Giugliano ai danni del conducente di un’autovettura che riportava gravi lesioni in seguito all’esplosione di un colpo di pistola al gluteo; tentata rapina commessa a Casavatore ai danni del conducente di uno scooter che riportava, anch’egli, lesioni gravi in seguito all’esplosione di un colpo di pistola alla gamba. Tra questi Giulio Engheben ha rimediato 10 anni, decisamente meglio è invece andata a Simone Sacchettino: quest’ultimo, a fronte di un’iniziale richiesta di 14 anni ne ha rimediati solo sette e quattro mesi con pieno merito del suo legale, l’avvocato Domenico Dello Iacono, che è riuscito a ridimensionare le accuse contro il suo assistito. Non solo. Sacchettino, grazie alle argomentazioni del suo legale, ha ottenuto inoltre il beneficio dei domiciliari. Salvatore Vitale ha invece rimediato 8 anni e otto mesi. Per quanto riguarda gli altri Giovanni Vinciguerra e Ivan Engheben hanno invece rimediato condanne a un anno e quattro mesi.
