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lunedì, Ottobre 7, 2024
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Tutti orgogliosi del record di presenze di Hamsik, tranne Bruscolotti

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Sembra proprio che, tra le migliaia di appassionati e tifosi del Napoli, vecchie glorie comprese, tutti siano entusiasti e orgogliosi del record appena battuto dal Capitano. Marek Hamsik, contro la Roma, ha battuto il record assoluto di presenze, superando nella speciale classifica un altro Capitano, uno con un cognome storico. Di quelli che fanno venire in mente giorni di indimenticabile gloria. Parliamo di Beppe Bruscolotti, per tutti quelli che hanno la maglia del Napoli cucita addosso, pal ‘e fierr. Proprio Bruscolotti, però, non ha mostrato sincera gioia per la caduta del suo personalissimo record (che durava da decenni). Queste le sue parole, rilasciate ai colleghi di CalcioNapoli24.

«I primati sono fatti per essere superati, anche se va ammesso come ci sia una disparità di partite. Quando giocavo io la Serie A aveva 16 squadre mentre adesso ce ne sono 20, in passato 18, si giocano molte più partite. Per ogni stagioni ci sono 8 gare di differenza. Complimenti a lui, che è un grande professionista e ha fatto bene con questa maglia. Non so se si ritirerà in azzurro o magari andrà via a fine carriera, questa è una decisione che può prendere solo lui».

L’ex capitano e bandiera del Napoli, però, non aveva previsto che la piazza avrebbe mal visto le sue dichiarazioni, arrivate alla vigilia della sfida casalinga contro la Roma. Fa riflettere, in effetti, come per ogni piazza d’Italia che si rispetti ci sono flotte di ex calciatori noti o meno, bandiere comprese, che si dannano per portare acqua al mulino della loro ex squadra. Rappresentano una sorta di baluardo delle società che hanno permesso la glorificazione del loro nome. Questo, a Napoli, talvolta non accade. Ognuno guarda e pensa un po’ per se, si direbbe. Pal ‘e fierr, fa parte di questa particolare categoria di ex calciatori, attaccati ai loro score, come fossero più importanti del club stesso. Bruscolotti, però, si è reso conto di aver commesso un fallo tattico e ha quindi, provato a correggere il tiro. Ma, si sa, con i piedi non è mai stato granché.

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«Ho massimo rispetto per l’atleta e uomo, Hamsik è un professionista esemplare che ama questa città e ha dato tanto anche fuori dal calcio. Ma per il record ho la mia idea: c’è una disparità di partite e di anni. Sono due epoche diverse. Non sono contento perché non abbiamo disputato gli stessi campionati. Io discuto solo del record, non di altro. Ovvio sia una bandiera avendo scelto di restare per anni a Napoli».
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