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sabato, Aprile 27, 2024
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Reddito di Cittadinanza, basta aiuti a chi gioca d’azzardo: c’è la sentenza

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È arrivata la sentenza della Corte Costituzionale sul caso riguardante la somministrazione del Reddito di Cittadinanza in aiuto di precedenti legati al gioco d’azzardo. Il caso era stato sollevato dal Tribunale di Foggia che aveva rifiutato l’assegnazione della misura a un uomo che aveva omesso di dichiarare vincite al gioco precedenti alla percezione.

La sentenza della Corte Costituzionale

Niente reddito di cittadinanza quindi per chi ha dissipato il proprio reddito al gioco d’azzardo o usa i fondi del sostegno per alimentare la propria ludopatia. Risulta chiara a riguardo la nota della Corte Costituzionale, secondo la quale la misura: “risulta strutturata in modo da non poter venire in aiuto alle persone che, in forza delle vincite lorde da gioco conseguite nel periodo precedente alla richiesta, superino le soglie reddituali di accesso, anche se, a causa delle perdite subite, sono rimaste comunque povere“. Non è dunque irragionevole la sentenza del Tribunale di Foggia che aveva sollevato polemiche riguardo il principio di uguaglianza sostanziale, non invocabile in questo caso perchè “non è la povertà da ludopatia, ma è piuttosto la ludopatia stessa a rappresentare uno di quegli ostacoli di fatto che è compito della Repubblica rimuovere“.

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Niente Reddito di Cittadinanza e chi dissipa la propria disponibilità al gioco

La Corte Costituzionale, presieduta dal giurista Augusto Barbera, ha preso una posizione incontrastabile sul tema: niente RdC per alimentare la ludopatia. La sentenza precisa: “la giocata online assume il carattere di una qualunque spesa, in questo caso voluttuaria, che la persona ha effettuato con un reddito di cui ha la disponibilità, coincidente con l’accreditamento delle vincite sul suo conto gioco; non si può, quindi, pretendere che la solidarietà pubblica si faccia carico di una spesa di tal genere”. Dunque, dovendo dichiarare le vincite, una persona in condizione di povertà non può essere considerata tale ai fini della percezione del reddito, in quanto costui, “avendo disponibilità economica, l’ha dissipata giocando“.

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