Il Reddito di Cittadinanza sta attraversando un cambiamento significativo. Il governo Meloni sta implementando un nuovo approccio per coloro che hanno beneficiato di questo sussidio e ora sono considerati “occupabili”. Questo cambiamento, noto come il “Supporto alla Formazione e al Lavoro“, entrerà in vigore il 1° settembre, aprendo nuove opportunità per migliaia di italiani.
Questa misura mira a sostenere coloro che sono considerati “occupabili” e che hanno esaurito il Reddito di cittadinanza dopo i sette mesi di fruizione previsti dalla legge di Bilancio.
Disparità tra le regioni, difficoltà per la Campania
La situazione in Italia, tuttavia, non è facile per tutti. Esistono infatti notevoli disparità tra le regioni. La Campania, insieme alla Sicilia, sta affrontando una sfida importante in termini di occupazione con l’implementazione del nuovo strumento governativo. Secondo i dati forniti dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (Anpal), 24.595 persone in Campania hanno terminato il reddito di cittadinanza nei mesi di luglio e agosto. Tuttavia, di queste persone, oltre la metà, ovvero circa 11.400, al momento non risultano prese in carico attive. Questo rappresenta una sfida per la regione e richiede un intervento tempestivo per aiutare queste persone a reinserirsi nel mondo del lavoro.
Al contrario, regioni come il Veneto stanno già facendo progressi significativi nel reinserire gli ex beneficiari nel mondo del lavoro.
Il nuovo programma
La situazione in Campania riflette un divario territoriale che persiste in Italia, dove alcune regioni sono più attive nell’assistere i beneficiari del Rdc a trovare occupazione, mentre altre stanno lottando per farlo. Questi divari possono essere attribuiti a una serie di fattori, tra cui le condizioni economiche locali, la disponibilità di posti di lavoro e la capacità dei servizi per il lavoro di assistere efficacemente i disoccupati.
Tuttavia, la situazione potrebbe migliorare con l’arrivo del nuovo “Supporto alla formazione e al lavoro.” Questo programma mira a fornire un aiuto mensile di 350 euro per un massimo di 12 mesi a ex percettori del Rdc tra i 18 e i 59 anni, appartenenti a nuclei familiari senza minori, disabili e over 60, con un Isee non superiore a 6.000 euro.
Gli ex percettori devono presentare una richiesta di accesso tramite una piattaforma telematica specifica. Successivamente, saranno invitati dai servizi per il lavoro a stipulare un patto di servizio personalizzato e ad intraprendere percorsi di formazione e politiche attive di ricerca del lavoro. Saranno anche eleggibili per offerte di lavoro, con la possibilità di accumulare fino a 3.000 euro lordi all’anno.
