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venerdì, Aprile 26, 2024
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Regole sul coronavirus, i dettagli del nuovo decreto del Governo

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Nuove regole per frenare l’emergenza coronavirus. Gli italiani dovranno cambiare stile di vita almeno per 30 giorni. Niente strette di mano, niente abbracci, basta meeting e congressi, stop alle manifestazioni, anche a quelle sportive. Le partite di calcio, semmai, potranno avvenire solo a porte chiude. Ma si deciderà nelle prossime ore la soluzione definitiva. Il governo mira anche a potenziare il sistema sanitario, con un aumento del 50% dei posti nelle terapie intensive, quelle più sotto pressione in emergenza coronavirus. Per quel che riguarda lo sforamento del deficit, la richiesta potrebbe arrivare venerdì in Parlamento. Le opposizioni sono uscite deluse dall’incontro.

Le regole sul coronavirus

Le persone che hanno oltre 75 anni e quelle che ne hanno più di 65 e sono ammalate sono invitate a non frequentare luoghi affollati. È una delle raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte, che potrebbero integrare il decreto del presidente del consiglio (Dpcm) del primo marzo. Viene inoltre raccomandato a tutti di evitare, quando possibile, abbracci e strette di mano, e di mantenere la distanza di un metro dalle altre persone. Chi ha febbre dovrà stare a casa anche se non è stato in zone a rischio. Le misure riguardano l’intero Paese, per 30 giorni, ma sono da rivalutare ogni due settimane.

Al momento non richiesta la chiusura delle scuole

Le altre regole sul coronavirus. Da Palazzo Chigi filtra che al momento tra le misure proposte per la restante parte del territorio nazionale non è ancora prevista la chiusura delle scuole, ma nella discussione col Comitato si è ventilata anche questa eventualità. Ma in questo momento non è stata chiesta questa misura. Il governo, comunque, sarebbe pronto a prendere in considerazione alcune delle raccomandazioni del Comitato scientifico, da mettere in un nuovo Dpcm.

Stop alle manifestazioni sportive per un mese

Tra le altre proposte del comitato, c’è quella di evitare per 30 giorni manifestazioni, anche quelle sportive, che comportino l’affollamento di persone e il non rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. Una misura che metterebbe a rischio, tra l’altro, lo svolgimento del campionato di calcio di serie A. Già la semifinale di Coppa Italia Juventus-Milan di mercoledì 4 marzo è stata rinviata a data da destinarsi. Per questo alla fine si potrebbe decidere di non fermare il campionato di calcio di serie A (la decisione spetterà alla Lega), ma di prevedere solo i match a porte chiuse.

Rinvio di convegni e congressi
Proposto anche il rinvio di tutti i convegni e di tutti i congressi, specie di quelli che riguardano il personale sanitario e dei servizi di pubblica utilità, per renderlo disponibile per l’emergenza Coronavirus. Una misura che il governo è pronto a prendere.

Limitare accesso parenti a pronti soccorso
Si propone inoltre di limitare la permanenza dei parenti di ammalati nelle sale di aspetto dei pronto soccorso e le visite dei familiari degli anziani ospiti nelle case di riposo.

Evitare scambio di bottiglie e bicchieri

Fra le raccomandazioni e regole sul coronavirus anche quella di evitare monili mentre ci si lavano le mani, perché sono di ostacolo al corretto modo di farlo, e di evitare scambi di bottiglie e bicchieri, in particolare durante le attività sportive. Il comitato raccomanda poi ai Comuni e alle associazioni di offrire attività ricreative individuali, magari da svolgere all’aperto.

 

Circa le regole sul coronavirus Si aspettavano un confronto sui temi economici e invece il premier e il ministro della salute Roberto Speranza hanno illustrato le nuove contromosse sanitarie, alla luce di un comitato scientifico “molto preoccupato”. “Sul tema economico – ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari – ci sarà un terzo decreto, ci confronteremo su quello. Sul contenimento sanitario ovviamente siamo pronti a collaborare. Le misure economiche messe in campo finora sono emergenziali, ora serve un altro provvedimento”.

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