Gira per il paese, entra nei cortili degli hotel e va anche a prendersi dei biscotti in pasticceria. Sembrano le azioni che può compiere qualsiasi essere umano, ma in realtà stiamo parlando di un orso. Il suo nome è Juan Carrito, diventato ormai celebre nel Parco Nazionale d’Abruzzo, che documenta le avventure con un post sui social. Qualcosa, purtroppo, è andato storto. Due giorni fa, nella notte, il profumo di alcuni dolci ha fatto impazzire l’orso marsicano che, dopo aver rotto il vetro del locale, ha divorato tutti i biscotti che erano ancora nelle teglie in forno. Dopodiché, si è allontanato come se niente fosse successo.
“È successo intorno alle 21.30 di due giorni fa – ha raccontato Marina Valentini, titolare della pasticceria Dolci momenti di Roccaraso (L’Aquila) – ed è la prima volta che entra nel laboratorio”. Juan Carrito è uno dei quattro figli di Amarena. “E’ il più pazzerello. Gira ovunque nel paese, è già passato nei pollai e lo hanno visto vicino al cimitero. Ormai non lo ferma più nessuno”.
Poi la Valentini continua: “E’ diventato troppo confidente. Dopo due minuti arrivano i forestali, ma lui li fa impazzire. Chiediamo di addormentarlo e allontanarlo”.
L’Ente ha rassicurato i cittadini sul continuo lavoro di monitoraggio. “Il nostro intento non sarà quello della semplice cronistoria – ha concluso il Parco – Vorremmo far conoscere la reale complessità che ruota attorno agli orsi e alla loro gestione, vorremmo aprire uno spazio di riflessione intorno all’orso ed al rapporto tra vite umane e vite selvatiche, in maniera chiara e concisa, con toni pacati e guidati dalla scienza”.