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venerdì, Aprile 26, 2024
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Rottura gemellaggio Napoli-Genoa, tutti i motivi: la decisione finale dopo uno striscione

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Era durato quasi 37 anni per poi rompersi un lunedì di aprile. Lo storico gemellaggio che per anni aveva unito i tifosi di Napoli e Genoa, nato nel maggio 1982, è infatti finito. La rottura del rapporto di amicizia tra i gruppi del tifo organizzato, è stato annunciato ieri sera con un comunicato ufficiale firmato “Ultras Curva A e B”.

Questi i motivi enunciati nel comunicato: “L’improvvisa e persistente solidarietà – si legge testualmente – verso una tifoseria che ci ha teso un vile agguato senza nemmeno farsi carico di chiedere come stessero i ragazzi gemellati coinvolti negli scontri”. Chiaro il riferimento all’aggressione subita prima della gara con l’Inter del 26 dicembre scorso. E ancora: “Non condividiamo questa linea di tendere mani ed abbracciare compagini nemiche colpevoli di aver tolto la vita a dei nostri fratelli di viaggio”.

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I motivi della rottura del gemellaggio

 

In particolare, ai gruppi del tifo organizzato partenopeo, non è piaciuto il comportamento dei supporter genoani, “colpevoli” di aver  mostrato una “improvvisa e persistente solidarietà” ai tifosi dell’Inter per la morte di Daniele Belardinelli, senza “farsi carico di chiedere” le condizioni degli ultras azzurri vittime del vile attacco. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato poi uno striscione apparso nella curva dei grifoni durante la partita di campionato tra Genoa e Inter dello scorso 3 aprile, nel quale si legge: ”Ricordiamo un ultras scomparso R.I.P. Dede”. Chiaro il riferimento al tifoso del Varese morto durante gli scontri dello scorso 26 dicembre.


Inoltre, ai supporter partenopei non sono andati giù i nuovi rapporti allacciati tra gli ultras genoani e quelli di due compagini da sempre avverse a quella azzurra, come Udinese e Lazio.

Così iniziò tutto

Questi i motivi che, alla lunga, hanno portato alla rottura di un gemellaggio durato per quasi 40 anni e che ebbe inizio in un’atmosfera quasi surreale nel 1982 quando, i rossoblù, sotto di un gol al San Paolo e con il disperato bisogno del pareggio per restare in A, cominciarono ad essere supportati anche dal tifo azzurro, visto che per il Napoli la partita non aveva alcun valore di classifica. Lo storico match terminò con il risultato di 2 a 2, risultato (e atteggiamento) che non solo permise al Grifone di restare nella massima serie, ma sancì anche l’inizio di un, ormai finito, storico gemellaggio.

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