Incontrò la sua ex fidanzatina 13enne in strada e la sfregiò il viso con un coltello. Non fu un incontro casuale, infatti, il 16enne la cercò tra Quartieri Spagnoli e via Pignasecca. L’aggressione terribile è stata ricostruita in aula al termine delle indagini condotte dal pm Emilia Galante Sorrentino per la Procura coordinata dalla procuratrice Maria De Luzenberger.
Nel corso del processo è emersa l’aggravante della premeditazione, infatti, il pm ha chiesto una condanna a 8 anni di reclusione, accolta solo in parte dal giudice Anita Polito. Dunque il 16enne è condannato a 5 anni e 4 mesi: era difeso dal penalista Domenico Dello Iacono. Inoltre il giovane ha provato a chiedere scusa per l’aggressione mostrando di aver intrapreso una sorta di percorso di riabilitazione e si è dimostrato un detenuto modello del carcere di Nisida.
IL FERMO DI LUGLIO
Lo scorso 12 luglio venne fermato a Napoli dai carabinieri il 16enne fu accusato di avere sfregiato con un coltello il viso della sua fidanzatina. La ragazzina ha riferito ai medici l’identità del suo feritore. Il giovane, individuato dai militari della compagnia e del nucleo operativo Centro, venne trattenuto in caserma per accertamenti. Ai carabinieri che lo individuarono disse che stava andando a costituirsi.
La bimba era arrivata poco dopo l’1,30 al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, nel centro storico, ed è stata immediatamente operata. La prima prognosi è stata di 30 giorni. La 12enne è poi stata trasferita all’ospedale pediatrico ‘Santobono’ e successivamente dimessa.
