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domenica, Aprile 28, 2024
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Stop ai tuffi in via Partenope e a Marechiaro, scatta l’ordinanza

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Scatta il divieto balneazione nell’area costiera di via Partenope ed l’invito ai cittadini ad evitare temporaneamente la balneazione nell’area di Marechiaro. Questo prevede l’ordinanza sindacale emessa dopo gli esiti del monitoraggio effettuato dall’Arpac sulla qualità dell’acqua. A Marechiaro, secondo le analisi effettuate a 250 metri dalla costa, è stata rilevata una concentrazione di enterococchi intestinali superiore ai limiti previsti.

I rilievi dell’Agenzia regionale protezione ambientale hanno rilevato lo sforamento dei valori nel tratto che va da piazza Vittoria a Castel dell’Ovo. Un risultato che sorprende perché è un tratto di costa dove la qualità del mare è solitamente classificata come eccellente. E invece dalle analisi effettuate martedì scorso l’agenzia regionale per l’ambiente, guidata da Stefano Sorvino, ha scoperto parametri microbiologici oltre i limiti di legge confermati da un doppio prelievo e ha “informato il Comune per i provvedimenti di competenza”.

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L’Arpac ha comunicato il divieto di balneazione nel tratto di mare che va da piazza Vittoria al Castel dell’Ovo, un divieto approvato dopo il controllo doppio effettuato nelle acque antistanti via Partenope che ha rilevato lo sforamento dei valori e dei parametri microbiologici.

“Il mare di Napoli va tutelato e difeso a ogni costo e non può essere trasformato in una cloaca. Sono tantissime le segnalazioni che mi stanno arrivando in questi giorni d’estate in cui il mare napoletano risulta inquinato in diversi punti. Dal Castel dell’Ovo a Marechiaro le nostre acque sono martoriate. Chiedo che venga istituita una task force straordinaria della Polizia Municipale e Capitaneria di Porto per il controllo e la tutela del mare, in particolare che si occupi di controllare, individuare e sanzionare tutti gli scarichi abusivi che provengono dalle abitazioni, dalle attività commerciali e che sversano a mare come nulla fosse in pieno 2023. Stesso discorso per le barche che ogni estate sostano in rada nel nostro golfo. Gli encomiabili marinai di alcuni di questi natanti non esitano a sversare in acqua di tutto, approfittando dell’oscurità. Questo malcostume deve finire perché a farne le spese sono tutti i napoletani e il nostro bellissimo mare, continuamente profanato dall’inciviltà”. Questo quanto dichiarato dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli che ha fatto diverse segnalazioni sull’inquinamento nel mare del golfo di Napoli.

Classifica balneabilità mare italiano: la Campania è terzultima, al primo posto la Puglia

Si sa, l’Italia – con i suoi 8mila chilometri di costa – offre locali e scenari mozzafiato da nord a sud, da est a ovest. Ma, come ogni anno, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente ha stilato una classifica della qualità delle acque balneabili. In particolare delle acque del mare.

Il mare più pulito d’Italia è in Puglia, subito dopo Sardegna e Toscana

Senza dubbio, al primo posto per la qualità delle acque c’è la Puglia che – con il 99% di acque eccellenti – si aggiudica il primato per il secondo anno consecutivo. La seguono a ruota la Sardegna (97,6%) e la Toscana (96%). Lo stabiliscono le analisi e i monitoraggi condotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, la rete che coordina le varie Agenzie regionali per l’ambiente presenti sul territorio nazionale.

La Campania si classifica terzultima nella classifica sulla qualità delle acque balneabili

Seguono Emilia-Romagna con il 93,8% di acque eccellenti, Veneto con il 91,4%, Friuli-Venezia Giulia con il 90,9%. Tra le regioni che hanno oltre l’80% di acque eccellenti ci sono invece Marche (89,8%) Basilicata (86,7%), Liguria (86,3%) , Calabria (85,5%), Lazio (84,1%), Molise (83,3%), Campania (82,8%) e Sicilia (80,6%). Chiude la classifica l’Abruzzo con il 71,9% di acque eccellenti. In totale, spiega il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, ogni anno vengono effettuate le analisi su circa 30.000 campioni prelevati nei mari e nei laghi italiani

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