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domenica, Aprile 28, 2024
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Tassazione delle vincite derivanti da scommesse sportive su siti AAMS e non AAMS

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Se c’è un settore che continua a emozionare ancora è quello dello sport. Sono tantissimi i tifosi che seguono le varie discipline che costellano questo universo, si passa dal calcio alla Formula 1, passando per il basket, baseball, pallavolo e moltissimi altri ancora. Parliamo di eventi capaci di far venire i brividi a chiunque li guardi, specialmente se c’è in palio la vittoria di un titolo molto importante.

Allo sport, però, da sempre vi è affianco il mondo delle scommesse. Sport e gioco vanno di pari passo, garantendo a chiunque lo voglia di potersi divertire seguendo le gesta dei propri idoli. Infatti è sempre più frequente vedere le persone che provano a indovinare il risultato di un determinato evento sportivo, qualche volta fallendo e qualche volta riuscendo nell’impresa.

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Restando nel territorio italiano, le scommesse sportive sono un’attività molto popolare, che vede coinvolti giovani e anziani, tutti uniti dalla voglia di indovinare il risultato della propria squadra del cuore. A maggior ragione al giorno d’oggi che con internet è possibile farlo stando seduti comodamente sul divano di casa. C’è da precisare, però che esistono alcuni aspetti fondamentali da dover precisare quando si scommette online, tra cui la tassazione delle vincite. In questo articolo, esamineremo le tasse sulle vincite sui siti AAMS (quindi con licenza dello Stato italiano) e sui bookmaker non AAMS, nonché l’obbligo di dichiarazione delle vincite.

Tasse sulle vincite sui siti AAMS: chi deve pagarli

Partiamo dal principio per capire di cosa stiamo parlando. Quando si decide di aprire un sito di scommesse online in Italia oppure di voler giocare su una piattaforma, c’è un aspetto da considerare sempre: la licenza italiana. Infatti per potersi divertire c’è bisogno di affidarsi solamente a siti in possesso della licenza ADM, ex AAMS, ovvero una certificazione che attesti la regolarità e la sicurezza della piattaforma.

L’ADM è un ente che regolamenta il gioco in Italia e ogni operatore deve passare da loro se vogliono operare nel nostro territorio. Infatti per quanto internet possa essere considerato terra di nessuno, al giorno d’oggi i siti web devono comunque rispettare le regole imposte dai singoli Stati. Questo vuol dire che per operare in Italia bisogna stare alle regole nostrane che in materia di gioco sono molto severe.

Fatta questa dovuta precisazione, passiamo alla domanda: come funziona la tassazione sulle vincite? È un discorso relativamente semplice, in quanto non c’è molto da fare. Come detto, i siti di scommesse sportive devono rientrare nella giurisdizione ADM (ex AAMS) per essere considerati legali e come tale c’è bisogno di tassare le vincite, ritenute una fonte di reddito. Attualmente la legislazione indica una tassa pari al 6% e si applica solamente per importi superiori ai 500 euro, quindi vuol dire che se si vincono 400 euro, non si pagheranno tasse, il contrario invece se la somma è di 900 euro. C’è un però, ovvero che quando l’utente riesce a indovinare il risultato e quindi a vincere, lui non dovrà assolutamente pagare nessuna tassa. Infatti il premio è già consegnato con il 6% in meno. Tutte le vincite sono già consegnate con le tasse pagate, grazie a un accordo tra le banche che prevede ciò.

Quindi se hai fatto una vincita e non l’hai dichiarata non ti preoccupare, a monte già lo è.

Il discorso è diverso, invece, con i casinò non AAMS, ma perché? Scopriamolo!

Tasse e dichiarazione delle vincite sui bookmakers non AAMS

Abbiamo capito, quindi che i siti di scommesse ADM (o AAMS) sono regolamentati e certificati dallo Stato italiano, Per gli altri il discorso è differente. Questo cosa vuol dire? Semplicemente che il Governo non si prende responsabilità per gli utenti che si affidano a loro, in quanto in possesso di altre licenze. Con le tasse? Come funziona? Per questo aspetto il discorso è un po’ contorto e bisogna fare attenzione per non commettere errori che possono portare guai con l’Agenzia delle Entrate. Infatti uno dei motivi per cui l’Italia è molto severa con il gioco, oltre per motivi di salute, risiede nel fatto che in questo modo può controllare i flussi di entrate ed evitare ogni tipo di evasione. Infatti ai cittadini italiani è quasi vietato di giocare in questi portali, ma mettiamo il caso che gioco e vinco in siti non AAMS sicuri, come funziona? In questo caso la vincita va dichiarata all’Agenzia delle Entrate, nella dichiarazione dei redditi, in modo da procedere alla tassazione.

Qui, però, parte la stangata, proprio per disincentivare chi vi vuole giocare. La tassa attualmente è di circa il 26%, quindi una bella fetta del proprio premio.

È importante scegliere con cura il bookmakers con cui si sceglie di divertirsi, in modo da non incappare in problemi che nel corso del tempo possono danneggiare l’utente.

Conclusioni

La tassazione è un discorso molto complesso, specialmente quando si parla di gioco. In questo articolo abbiamo capito come ci siano differenze tra bookmakers ADM e non ADM, con le vincite di quest’ultime che vanno dichiarate al fisco italiano, mentre le altre sono già prive di tassa una volta consegnate all’appassionato.

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