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venerdì, Maggio 3, 2024
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Tentata rapina di un Patek Philippe da 100mila euro a Riccione, condannati tre ragazzi di Napoli

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Tusa Francesco classe ’89 di Brusciano, Ponticelli Antonio classe ’87 di Napoli (Ponte di Casanova) e Salinas Gennaro classe ’97 di Castello di Cisterna, erano stati arrestati perché a vario titolo, erano indagati per la tentata rapina di un Patek Philippe Aquanaut di 100mila euro, lesioni aggravate, simulazione di reato, per fatti accaduti a Riccione il 25 Aprile del 2022.

Il GIP del Tribunale di Rimini, Dottoressa Raffaella Ceccarelli, a seguito di rito abbreviato, ha condannato: Ponticielli Antonio anni 3 mesi 8 giorni 13 di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto anni 3 mesi 6 giorni 20 di reclusione), difeso di fiducia dall’avvocato Angelici Simone del Foro di Bologna;

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Salinas Gennaro anni 2 mesi 8 di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto anni 3 mesi 6 giorni 20 di reclusione) difeso di fiducia dall’avvocato Montalto Calogero del Foro di Nola;

Tusa Francesco: anni 2 mesi 8 di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto anni 3 mesi 6 giorni 20 di reclusione), il quale, difeso di fiducia dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, rinuncerà all’appello e con la riforma Cartabia, si vedrà riconoscere un sesto di sconto della pena, che verrà rideterminata in anni 2 mesi 3 di reclusione.

Tusa e Salinas, per questa causa, si trovano agli arresti domiciliari; mentre Ponticelli con obbligo di presentazione e divieto di dimora nel comune di Rimini.

Il fatto

Tre uomini in carcere per la tentata rapina di un orologio da 100 mila euro a un turista toscano in vacanza a Riccione, lo scorso 25 aprile. All’alba, a Napoli, i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Riccione, hanno eseguito tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere, emessi dal Tribunale di Rimini.

Grazie alla visione delle numerose telecamere cittadine, i militari sono riusciti a ripercorrere tutte le fasi della tentata rapina, arrivando a individuare non solo i due autori materiali del colpo, ma anche un terzo indagato e ulteriori due persone, ritenute coinvolte nei fatti e ad oggi indagati a piede libero.

In pieno viale Ceccarini, due dei presunti rapinatori a bordo di uno scooter avevano tentato lo strappo del prezioso orologio, ma la vittima aveva fatto resistenza e per evitare il linciaggio della folla avevano lasciato a terra lo scooter scappando a piedi. Un tentativo di rapina maldestra terminato con l’abbandono del mezzo che ha poi permesso ai carabinieri di recuperare effetti personali e documenti dei due presunti autori. Inoltre i filmati degli impianti di videosorveglianza hanno consentito di dare un volto ai complici e di ricostruire nello specifico i ruoli e la dinamica.

Si trattò di un’azione rocambolesca messa in atto in pieno viale Ceccarini, quando i due indiziati a bordo di uno scooter scuro hanno avvicinato il turista mentre passeggiava in compagnia della moglie. Ecco quindi il tentativo di strappo del prezioso orologio e subito dopo una violenta colluttazione con la vittima, che ha costretto i due individui a risalire in fretta e furia sullo scooter per darsi alla fuga. Poi l’inaspettata reazione di alcuni passanti che, attirati dalla scena violenta, si sono lanciati a bloccare i due rapinatori fino a farli cadere dal motociclo. Vistisi alle strette, i due soggetti hanno abbandonato il mezzo e si sono dileguati a piedi riuscendo far perdere le loro tracce. I militari, infatti, appena giunti sul posto, hanno sequestrato il motorino, riuscendo anche a recuperare oggetti personali e i documenti dei due, rimasti sotto la sella. A nulla è valso, se non ad aggravarne la posizione, il tentativo dei due soggetti, qualche giorno dopo il fatto, di presentarsi dai carabinieri a Napoli, denunciando un’aggressione subita in viale Ceccarini da alcuni sconosciuti nonché il furto dei documenti.
Tutte informazioni che, una volta acquisite, sono state incrociate con i filmati degli impianti di videosorveglianza, che hanno poi consentito di dare un volto ai presunti complici e di ricostruire nello specifico i ruoli da questi assunti nella dinamica, dall’individuazione della vittima al suo pedinamento.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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