Terza dose per il vaccino ormai confermata. Infatti il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri afferma: “Faremo tutti la terza dose di vaccino Covid”.
La discussione tra i vari esperti però è ancora aperta, alcuni non sono favorevoli a questa terza somministrazione nell’immediato. C’è un’indecisione se estendere o meno questo richiamo a tutta la popolazione. Dal Ministero però sembrano avere le idee chiare: la direzione da prendere è questa.
Walter Ricciardi: “Terza dose ai soggetti vulnerabili”
Poco prima di Sileri, anche Walter Ricciardi, consigliere personale di Roberto Speranza, aveva definitivo plausibile la possibilità che nel 2022 tutti dovranno fare un richiamo del vaccino anti Covid.
L’esperto infatti afferma: “Quello che è certo è che la terza dose abbiamo cominciato a farla ai soggetti vulnerabili, perché si è visto che hanno una difesa immunitaria più debole. Poi tuteliamo anche i soggetti fragili per età, a maggior ragione se si trovano nelle residenze assistenziali. Infine, va protetto il personale sanitario. Per quanto riguarda invece la popolazione generale, bisogna ancora aspettare. È presumibile però che a partire dal prossimo anno una dose di richiamo debba essere fatta da tutti, con una certa periodicità”.
Non tutti gli esperti sono d’accordo
Ma come abbiamo già affermato non tutti gli esperti sono d’accordo. Patrizia Popoli, coordinatrice della commissione tecnico scientifico dell’Aifa, è più cauta sulla somministrazione della terza dose per tutta la popolazione. Non esclude che però in un prossimo futuro si possa estendere, queste le parole della donna: “Non è escluso che più avanti, nel tempo, potrebbe essere necessaria una terza dose a tutti, ma al momento non abbiamo sufficienti elementi per stabilire se e quando la protezione offerta dalle due dosi diventa manchevole, anche perché la riduzione degli anticorpi non significa necessariamente aver perso le difese, perché la protezione si basa anche su altri meccanismi, a partire da quello cellulare”.
Dieci categorie più urgenti per la terza dose
Intanto in Italia sono arrivate a 2.612 le persone che hanno già avuto la terza dose di vaccino anti Covid. Si ricorda che questa vaccinazione riguarderà dieci categorie, individuate da una circolare del Ministero della Salute.
In totale parliamo di circa 3 milioni di persone in Italia. Di seguito le varie patologie più urgenti per la somministrazione della terza dose:
trapiantati di organo solido in terapia immunosoppressiva;
trapianto di cellule staminali ematopoietiche;
attesa di trapianto d’organo;
terapie a base di cellule T;
patologia oncologica;
immunodeficienze primitive;
immunodeficienze secondarie;
dialisi e insufficienza renale cronica grave;
pregressa splenectomia; Aids.
Chiudiamo con le parole di Ricciardi: “Si sta procedendo per evidenze scientifiche, proteggere chi lavora negli ospedali è doppiamente prezioso, salviamo la loro salute ma anche quella dei pazienti. Non dimentichiamo che, nel momento in cui aumentano i contagi tra medici e infermieri, i reparti si ritrovano sguarniti, non si possono assistere le persone, non ci si può occupare delle patologie. Questa categoria di lavoratori ha una priorità assoluta sugli altri. E poi, anche il personale esposto intensamente al pubblico non è sottoposto di certo ad un rischio comparabile a quello di chi deve curare i pazienti”.