“Lanciamo un appello alle autorità italiane affinchè ci diano una mano, siamo molto preoccupati”. A parlare ad InterNapoli.it è stato Gino Bergamè, parente di Raffaele Russo, di 60 anni, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, scomparsi nel nulla in Messico. “Non abbiamo loro notizie da diversi giorni, precisamente dal 31 gennaio. Spero che le Istituzioni Italiane ci aiutino a trovare la mia famiglia in Messico, le autorità del paese sudamericano ci hanno abbandonati”. L’appello di Gino sembra essere stato raccolto dalle autorità italiane che, secondo quanto si apprende, si sono messe in moto con i referenti di Città del Messico per rintracciare i tre cittadini italiani di cui non si hanno notizie dalla fine di gennaio.
La Farnesina starebbe operando in queste ore per ricostruire la sparizione dei tre napoletani e per tentare di rintracciarli. Erano partiti per un viaggio di lavoro (sono commercianti e si occupano di import/ export). In Messico da cinque anni c’era già il primo figlio di Raffaele, dove lavorava da tempo. Anche la tv messicana ha diffuso la notizia della loro scomparsa. Il primo a scomparire è stato Lello Russo, il più grande. Il figlio ed il nipote, non riuscendo a raggiungerlo, hanno localizzato tramite il Gps il luogo in cui era ma non hanno trovato nè l’auto nè Raffaele. I due giovani avevano noleggiato un’auto. e si sarebbero recati nell’agenzia che aveva fittato la vettura per tentare di localizzare il gps del mezzo. Da allora un buio ancora più fitto. Anche gli altri due sarebbero spariti.
L’ultima volta sono stati avvistati a Tecalitlán, un comune situato nello stato di Jalisco, a 50 minuti da Ciudad Guzmán. I familiari di Raffaele, Antonio e Vincenzo risiedono al quartiere Mercato e si sono già messi in contatto con le autorità, messicane e italiane, per ritrovare i propri cari. Ma ad oggi nessuna nuova su quanto accaduto. La polizia ha dichiarato che non si trovano in carcere e che potrebbe essere un rapimento, ma per ora non è giunta nessuna richiesta di riscatto.
