PUBBLICITÀ
HomeCronacaTremano i clan di Napoli Est, c'è un nuovo pentito a Ponticelli

Tremano i clan di Napoli Est, c’è un nuovo pentito a Ponticelli

PUBBLICITÀ

[nextpage title=”Tremano i clan di Napoli Est, c’è un nuovo pentito a Ponticelli”]Nuovi verbali d’interrogatorio stanno facendo tremare il cartello criminale dei De Luca Bossa-Minichini. L’ultima inchiesta della Procura di Napoli di Napoli ha svelato il sistema del voto di scambio politico mafioso a Cercola, inoltre, nell’ordinanza di custodia cautelare sono state incluse anche le parole del collaboratore di giustizia Ciro Oliva. Francesco Audino non è coinvolto, così come le altre persone citate nel virgolettato seguente, ma alcuni indagati sullo scambio politico mafioso avrebbero speso il nome del ras detto ‘o Cinese per procurarsi un pacchetto di voti.

[nextpage title=”Quando i De Micco sono stati decimati…”]Il 47enne ha rilasciato diverse dichiarazioni nell’interrogatorio del marzo 2023: «Quando nel 2016 i De Micco sono stati decimati dagli arresti fui convocato da Gennaro Aprea detto ”o’ nonno”, Francesco Audino detto “o’ cinese” e da Michele Minichini, presso l’abitazione di Antonio Acanfora sita a Barra alla via Crocelle. In quella circostanza i vertici dei De Luca Bossa-Minichini mi dissero che non avevo alternative o mi mettevo a lavorare con loro o avrei avuto dei problemi».

PUBBLICITÀ

[nextpage title=”Un ruolo importante nel clan”]A Oliva sarebbe stato affidato un ruolo importante all’interno dell’organizzazione criminale di Napoli est: «La proposta che mi fu fatta non era quella di spacciare per loro conto ma di essere messo a “sistema” e di diventare il responsabile della piazza di spaccio insistenti nel Conocal. Io accettare la proposta. Il mio compito era di riscuotere le settimane dai capi piazza e di rifornirli di […]Il mio settore di appartenenza rimaneva quello della droga, dove fornivo cocaina a tutte le piazze di Pomigliano e Ponticelli».

[nextpage title=”Democrazia all’asta”]Nel maggio del 2023 la democrazia è stata messa all’asta a Cercola. A scoprire il voto di scambio politico-mafioso alle ultime elezioni amministrative sono stati i carabinieri, che coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno notificato sei arresti in carcere e uno ai domiciliari, tra i quartieri Ponticelli e San Giovanni a Teduccio e la frazione Caravita del comune di Cercola.

L’inchiesta è stata illustrata dal procuratore di Napoli Nicola Gratteri, il quale ha fatto notare come l’attività del suo ufficio inquirente si sia concentrata su una tipologia di reato “che indigna l’opinione pubblica e anche gli addetti ai lavori”. Per gli investigatori tra la prima tornata elettorale del 14 e 15 maggio 2023 e il successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio, i clan Fusco-Ponticelli e i De Micco-De Martino si sarebbero adoperati per favorire alcuni candidati, malgrado ciò comunque non eletti.

PUBBLICITÀ
Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.