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venerdì, Aprile 26, 2024
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Covid, ‘bombe’ di nitroglicerina per uccidere il virus: la scoperta negli Usa

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Gli scienziati dello Scripps Research Institute negli USA, guidati da Stuart Lipton, hanno rilasciato sulla rivista: ‘Nature Chemical Biology’ le prime conclusioni riguardo UN medicinale che potrebbe essere l’arma giusta contro il covid.

COME SI COMPORTA IL NUOVO MEDICINALE CONTRO IL COVID

Nmt5 riveste Sars-CoV-2 di una sostanza chimica che agisce come la nitroglicerina, in questo modo, al virus viene attribuita una carica. Nel momento in cui l’agente patogeno tenta di penetrare nell’organismo umano, il portale d’ingresso, attraverso il quale il virus dovrebbe accedere, viene immediatamente modificato. Di conseguenza la cellula che sarebbe stata attaccata (recettore Ace2)  viene barrata da una parte della carica somministrata.

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LA CONVINZIONE DI STUART LIPTON 

“Questa sarà la nostra rivalsa sul virus” afferma lo scienziato, soffermandosi ulteriormente sulla sua azione ‘bellica’. Egli infatti prosegue dicendo che l’aspetto migliore di questo farmaco è la trasformazione dell’agente patogeno che ne segue. Il virus infatti viene armato contro sè stesso mediante le cariche molecolari che lo portano inevitabilmente ad autodistruggersi.

LA SCOPERTA SUL COVID: IL RISULTATO DI ANNI DI STUDIO E RICERCHE

Durante gli anni ’90 il gruppo di scienziati capeggiati da Lipton, dedusse che da un basico antivirale, sperimentato negli anni ’60, si potesse ottenere un medicinale per il trattamento di malattie neurologiche. Da ciò ne conseguì la memantina, la quale aveva assortito degli effetti benefici sui pazienti affetti da: Parkinson e Alzheimer. “Quando scoppiò  quindi la pandemia io e il mio team ci siamo chiesti se in uno dei vari processi per ottenere la memantina potessero essere ottenuti dal composto iniziale anche degli antivirali migliori” confessava Lipton. Gli studiosi individuarono allora Nmt5 e le sue interessanti funzionalità che hanno poi visualizzato con successo grazie ad alcuni esperimenti su cavie animali.

L’APPROCCIO DEL FARMACO ALL’UOMO

Per il momento gli studiosi stanno sperimentando una forma del farmaco da poter somministrare all’uomo. Intanto gli esperimenti verranno ancora condotti in sicurezza sugli animali, nella speranza di reperire al più pesto la composizione adatta per il genere umano e avere così finalmente la tanto attesa rivalsa sul covid

 

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