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martedì, Aprile 30, 2024
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Un triplice omicidio per conquistare Cardito, Crispano e Fratta: l’ascesa del clan Pezzella

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Nel corso degli anni numerose attività investigative e le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, hanno consentito di inquadrare l’esistenza del sodalizio camorristico, originariamente definito Pezzella-Ciccarelli, proprio per la forte alleanza esistente almeno in origine, tra Pezzella Francesco alias Pan e Ran e Ciccarelli Antonio, alias Tonino monnezza, entrambi attualmente detenuti, rispettivamente reggenti delle attività illecite su Cardito, Crispano, Frattamaggiore e Frattaminore e per Pezzella, e Caivano per Ciccarelli. Successivamente, dopo la detenzione di Ciccarelli Antonio, il territorio di Caivano è passato nella reggenza del fratello Ciccarelli Domenico, alias Caciotta di Sautto Nicola alias Zi Nicola. In particolare una svolta per il Pezzella si ebbe nel 2014 quando si verificò l’uccisione di Ambrosio Aniello, Scarpa Ciro e Montino Vincenzo, vittime di omicidio consumato in modo cruento (i loro corpi furono rinvenuti carbonizzati).

Tali omicidi, per i quali Pezzella Francesco è detenuto quale mandante, ed è in corso l’istruttoria dibattimentale, scaturivano sia dalla volontà di Pezzella Francesco di vendicare l’omicidio del fratello Mario (avvenuto nel 2005 ed al quale aveva partecipato Ambrosio Amelio), sia per affermare la propria leadership sui territori di Crispano, Cardito, Frattamaggiore e Frattaminore, sui quali, Ambrosio Aniello, Montino Vincenzo e Scarpa Ciro, consumavano attività estorsive indipendentemente rispetto alle volontà di Pezzella Francesco. I fatti di sangue del 2014, proprio perché eclatanti, hanno avuto una funzione di monito per tutti gli affiliati ed anche per i gruppi camorristici in antitesi con Pezzella Francesco, capace di affermare ancora più nettamente la propria egemonia sul territorio. Le attività di indagine svolte nel corso del tempo hanno dimostrato che in molti comuni dell’area-Nord di Napoli il clan Pezzella ha attuato storicamente un sistematico controllo diretto ed indiretto sulle attività illecite, per lo più affidate a persone di fiducia in base a competenze per così dire settoriali, distinte per genere di attività: per la gestione delle complessive attività criminali locali il clan si è avvalso dell’operato di “ capi-zona”, i quali godono di una certa autonomia nel rispetto delle direttive impartite e condividono con l’organizzazione gli utili ricavati dalle attività illecite.

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