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venerdì, Aprile 26, 2024
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Violentata dal branco a 15 anni nel Napoletano, i 12 stupratori sono liberi

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Violentata dal branco a soli 15 anni nel Napoletano. A distanza di 2 anni, i 12 ragazzi colpevoli dello spietato stupro non dovranno più dar conto alla legge.

Nuova vita per gli stupratori

La fedina penale della baby gang è pulita al termine del superamento della messa alla prova, un percorso rieducativo durato 18 mesi. Uno di essi aveva 13 anni quando ha compiuto il reato e quindi non era imputabile. Alcuni andranno a lavorare a tempo pieno, altri si sono dedicati allo studio e presto prenderanno il diploma.

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Il trauma e il trasferimento della vittima

Già l’anno scorso, la vittima si è trasferita in Germania con tutta la sua famiglia, lasciando il paese di origine, Pimonte, peraltro teatro della terribile vicenda. Il fatto che i suoi stupratori vivessero ancora nello stesso paese era diventato insostenibile per la piccola e per i suoi genitori.  I suoi stupratori infatti continuavano a vivere nel suo stesso paese, circostanza insopportabile sia per lei che per i suoi genitori. “Se fosse successo a mia sorella li avrei uccisi” – così commentò uno dei 10 ragazzi.

La messa alla prova

La messa alla prova è un istituto dell’ordinamento giuridico italiano e comporta la sospensione del processo. L’imputato viene affidato all’ufficio di esecuzione penale esterna (UEPE) per lo svolgimento di un programma di trattamento che preveda come attività obbligatorie:

– l’esecuzione del lavoro di pubblica utilità
– l’attuazione di condotte riparative, volte ad eliminare le conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato.
– il risarcimento del danno cagionato e, ove possibile, l’attività di mediazione con la vittima del reato.

Nel caso dei minori, la messa alla prova ha lo scopo di non “macchiare” la fedina penale, una circostanza che potrebbe influire per tutta la vita e condizionare il ruolo all’interno della società. Terminato positivamente il periodo di messa alla prova, il giudice dichiara il reato estinto con sentenza e il minore imputato viene prosciolto. Un esito negativo, al contrario, comporta l’inizio del processo e l’eventuale condanna per i reati a lui attribuiti.

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