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giovedì, Marzo 28, 2024
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Camorra e contraffazione, clamorosa scarcerazione per il boss. Resta l’ombra su un omicidio

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Le accuse per camorra e contraffazione non hanno retto all’incedere inesorabile del tempo. Sulle ordinanze spiccate rispettivamente nel 2011 e nel 2014, complice l’emissione di due provvedimenti sfavorevoli all’accusa, si abbatte la scure della decorrenza dei termini di custodia cautelare massima. E il boss della Maddalena Luciano Mazzarella incassa così una clamorosa scarcerazione “virtuale”. Virtuale per il solo fatto che il figlio di Ciro “’o scellone” si trova attualmente detenuto anche per essere sospettato dell’omicidio del cugino-rivale Andrea Ottaviano. Sta di fatto che se il 51enne ras non si trova già con un piede fuori dal carcere, a questo punto davvero poco ci manca. Il ras della Maddalena è quasi riuscito a scampare ben due accuse di 416 bis, il discorso rischia di farsi più complesso sul fronte dell’omicidio di Andrea Ottaviano. Stando all’ipotesi della Procura e a alle dichiarazioni reseda una raffica di pentiti, Luciano Mazzarella non avrebbe mai digerito il fatto di essere stato scalzato dal cugino nel controllo degli affari di “mala” tra la Duchesca e Forcella. Motivo per il quale nel 2011, appena tornato in libertà,avrebbe deciso di presentare il conto al parente rivale. Il dio denaro prima di tutto e tutti.

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