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lunedì, Maggio 27, 2024
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GIUGLIANO, PIANESE SUL CASO ROM: «LA LORO PRESENZA HA FRENATO LO SVILUPPO»

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“La presenza indiscriminata dei rom sul territorio della città ha frenato lo sviluppo economico”. Ad affermarlo è il primo cittadino di Giugliano, Giovanni Pianese che coglie l’occasione dei tragici eventi di violenza svoltisi a Ponticelli per chiarire la propria posizione in merito. “Come premessa, e per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco, dico che nessun atto giustifica gesti violenti. Ma la presenza indiscriminata dei rom sul territorio della città ha frenato lo sviluppo economico”.
Giugliano è “abitata” da circa tredici campi rom abitati da oltre duemila nomadi. “A Giugliano i rom sono tutti concentrati nella zona industriale – aggiunge ancora Pianese – e diverse aziende, negli ultimi tempi, hanno bloccato, in più occasioni le attività a causa dei furti subiti”. Risale a poco più di un mese fa l’ultimo furto perpetrato dai rom della zona industriale giuglianese- la zona Asi- e che ha danneggiato diverse aziende. I cavi telefonici della zona aziendale vennero infatti tranciati e asportati. Secondo le dichiarazioni allora rilasciate dal presidente del consorzio giuglianese noto con la sigla Cig (che sta per consorzio imprenditori giuglianesi) , Francesco Saverio De Maria, a compiere il misfatto sarebbero, appunto, stati “alcuni rom che da tempo praticano questi furti per poi poter rivendere il rame ricavato dai cavi”. Un danno ingente per le aziende che “lavorano con i telefoni. Sono tutte aziende importanti e che ricevono quotidianamente commissioni da alberghi, ditte, ristoranti, e che ora non possono di fatto lavorare”. Ed è la stessa fascia tricolore giuglianese a ricordare il caso dichiarando che “sono stati portati via persino i cavi di rame dell’alta tensione che alimentano gli impianti elettrici delle aziende”. Nei giorni scorsi il sindaco Pianese ha già riferito di questa particolare emergenza al prefetto di Napoli, Alessandro Pansa. “Da qualche tempo anche i militari che prestano servizio alla base Nato di Lago Patria – riferisce ancora il sindaco della terza città della Campania – non prendono in fitto più le case in zona per il timore di subire un furto. Tutto ciò, oltre a costituire una intollerabile emergenza sicurezza, causa un impoverimento dell’intera città”. “Porte aperte quindi a quei nomadi che vivono onestamente – chiosa ancora il primo cittadino giuglianese Pianese – ma chi vive di espedienti o delinque deve andare via”. “Tredici campi nomadi, nel raggio di pochi chilometri- chiude Giovanni Pianese – “sono davvero troppi e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario”.
Cresce, comunque, sempre più il bisogno di maggiore sicurezza più volte manifestato dai cittadini giuglianesi. E già da tempo chiedevano che fossero sistemati in maniera diversa, insistendo ancor più da quando si sarebbe diffusa la notizia secondo cui la malavita organizzata pagherebbe i rom per dare fuoco ai vari cumuli di copertoni per un prezzario pari a cinquanta euro per ogni catasta di pneumatici che va in fumo.

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