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mercoledì, Luglio 3, 2024
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ABBATTIMENTI VIA RANNOLA, DI GIROLAMO: IL SINDACO SAPEVA E NON HA FATTO NULLA

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“Pianese sapeva che sarebbero iniziate le demolizioni in via Rannola, è inutile che dica il contrario. C’è una delibera di giunta che parla chiaro’. Si riaccendono le polemiche sullo scandalo abusivismo a Giugliano. Ad attaccare il primo cittadino di Giugliano è Gennaro Di Girolamo, presidente del ‘Libero Comitato Cittadino’, costituitosi all’indomani costituitosi all’indomani dell’escalation di sequestri che hanno fatto emergere ad una città fantasma di oltre 800 immobili fuorilegge. Il riferimento di Di Girolamo è la delibera di giunta numero 242 risalente al 16 luglio scorso. Pochi giorni prima dell’avvio delle demolizioni in via Rannola. “Il sindaco si era detto sempre estraneo alla presa di posizione della procura verso i residenti di via Rannola. Invece c’è un delibera dell’esecutivo che dimostra come l’amministrazione non solo era a conoscenza delle demolizioni che sarebbero state effettuate ma che ha cofinanziato le operazioni”. Dal canto suo l’amministrazione si difende affermando come la delibera di giunta sia stata solo una presa d’atto delle decisioni prese dal tavolo tecnico costituitosi in prefettura costituito da: procura di Napoli, Regione Campania, Comune di Giugliano, Carabinieri, Guardia di Finanza e Genio Militare. “E’ la legislazione urbanistica ad imporre ai Comuni l’obbligo di intervenire a tutela del territorio al fine di prevenire e reprimere l’ abusivismo edilizio Con verbale del 18 giugno il tavolo tecnico-istituzionale ha stabilito che la responsabilità del procedimento, la direzione dei lavori e la sicurezza sono da affidare a tecnici dell’area urbanistica della Regione Campania che possiedono una competenza specifica in materia. Il 13 luglio i funzionari regionali incaricati hanno trasmesso il piano di consistenza delle opere abusive oggetto di demolizione al Comune per la spesa complessiva di un milione di euro. “La somma per le demolizioni è stata anticipata dall’ente comunale che poi si rivarrà sui responsabili degli abusi. Ciò dimostra che era a conoscenza di tutto. Perché non ha cercato una via d’uscita magari destinando un’utilità pubblica alle abitazioni che erano entrate a far parte del patrimonio comunale?”. Intanto mancano appena dieci giorni alla pronuncia da parte del Tar del ricorso presentato il 22 luglio dai legali Lorenzo Bruno Molinaro e Cosmo Pllegrino, avvocati di uno dei proprietari, Tommaso Pennacchio. La sentenza ha sortito la sospensione ad horas degli abbattimenti fino alla “pubblicazione della decisione della camera di consiglio” del Tribunale amministrativo regionale che si riunirà il prossimo 10 settembre. Dopo Pennacchio sono stati notificati altri 13 ricorsi al Tar Campania da parte dei proprietari di Via Rannola Anna Russo e Maria Fabbozzi, Rosa, Cacciapuoti, Stefano e Angela Pennacchio, Eugenia, Salvatore e Tommaso (in proprio e quali eredi della Sig.ra De Luca Teresa), Cristian Chiaretti, Tambaro Baldassarre, Raffaela Villani, Antonio Pennacchio, Domenico Pennacchio, Giacomo Di Maro, Giulia Cipolletta, Lorenzo Russo. Castrese Pennacchio ha chiesto l’annullamento, previa sospensiva, di alcune ordinanze a firma del dirigente del Settore Assetto del Territorio del Comune di Giugliano, con le quali si ordinava l’immediata sospensione delle opere di lottizzazione abusiva in località Via Rannola in Giugliano. Da qui la decisione dell’ufficio legale del Comune a costituirsi in giudizio per far valere le proprie ragioni.

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