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martedì, Luglio 2, 2024
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RIPESCATO IN SICILIA, ERA SCOMPARSO AD ISCHIA

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MARANO – Sarà eseguita domani mattina a Messina l’autopsia sul cadavere di Agostino Baiano, il macellaio 56enne di Marano ripescato senza mani nel mare di Stromboli. Sul perchè della sua morte è ancora mistero fitto: una scomparsa improvvisa lo scorso marzo, le telefonate dalla Croazia, poi il ritrovamento del corpo orrendamente mutilato. “Non sappiamo nulla, abbiamo appreso la notizia dai giornali” spiegano i familiari dell’uomo.

La scomparsa –
Baiano è scomparso la mattina del 21 marzo 2003. Le sue tracce si sarebbero perse sul traghetto che collega Ischia a Pozzuoli. Due vigili urbani e un addetto alla biglietteria hanno detto di averlo visto, anche se lo ricordano vagamente. Un agente ha raccontato: “L’ho visto che si muoveva in direzione della piazza (piazza della Marina, ndr). Mi ha colpito perché aveva uno sguardo assente, distratto, pensieroso, di chi va in giro senza una meta”. Eppure il 56enne, che ad Ischia potrebbe essere arrivato alle 11 di quello stesso giorno, aveva fretta di ritornare a casa. Più volte infatti si sarebbe sincerato che il traghetto fosse in orario. Sarebbe stato notato perché nell’attesa percorreva su è giù la via parallela all’imbarco. Da qualche tempo Baiano aveva ridotto i suoi impegni, per problemi di salute e per dedicare più tempo alla famiglia. Spesso andava in gita ad Ischia con la moglie. La mattina del 21 marzo, intorno alle 10, è uscito di casa dicendo alla moglie che sarebbe tornato di lì a poco. Alle 10.15 ha parcheggiato la sua Fiat Punto nella piazzola di sosta davanti all’imbarco del traghetto per Ischia. Dapprima ha pagato la sosta per un’ora, poi ci ha ripensato, pagando per l’intera giornata. Del caso se n’è anche occupata la trasmissione “Chi l’ha visto” di Raitre. Nessuno è riuscito inizialmente a dare una spiegazione a questa scomparsa. Fino allo scorso luglio.

Le telefonate misteriose
– Al telefono di casa Baiano inziano ad arrivare strane telefonate. Un uomo, con spiccato accento slavo, contattò, infatti, la famiglia, minacciando di uccidere il macellaio se non avessero pagato il riscatto. I familiari si rivolsero allora ai carabinieri. Subito scattarono le indagini. Del caso se ne occuparono i militari della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenenete colonnello Orazio Ianniello. Il misterioso ricattatore fu allora intercettato e arrestato nel corso dell’appuntamento per il pagamento del riscatto, a Trieste. Si trattava di un cittadino croato, attualmente in carcere con l’accusa di estorsione. I militari erano, infatti, convinti che si trattasse di uno “sciacallo” che, appresa la scomparsa di Baiano, aveva inscenato la storia del rapimento. Era il 20 luglio scorso.

Il ritrovamento –
I congiunti avevano ripreso a sperare. Poi però quell’atroce notizia. Appresa dai giornali. Il corpo ritrovato in mare, a circa 6 miglia ad ovest dell’isola di Stromboli. “Non è ancora nulla di certo, speriamo che non sia lui – ripetono i congiunti – potrebbe trattarsi di chiunque”. E’ l’ultimo appiglio al quale si aggrappano, l’ultima speranza. L’uomo era stato avvistato martedì pomeriggio dall’equipaggio di una barca a vela in transito nella zona. Recuperato dagli uomini della guardia costiera di Lipari, è stato immediatamente trasferito a Milazzo e poi a Messina. Domani sarà eseguita l’autopsia.

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