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sabato, Aprile 27, 2024
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LA SEZIONE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DI QUALIANO:

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“Vendetta?…No grazie!” La sezione qualianese di Rifondazione, in linea con la politica nazionale del partito, dice no alla rappresaglia armata contro l’Afghanistan. In vista di un fallimento della mediazione pakistana presso i talebani per la consegna di Osama Bin Laden, sembra ormai certa la reazione militare di Bush. “Noi comunisti siamo convinti che condannare il terrorismo e i crimini contro l’umanità, sia un dovere inalienabile.Le vite umane non possono avere un prezzo politico. Condanniamo però tutti quei tentativi fatti in questi giorni dai mass media internazionali con l’intento di giustificare un intervento vendicativo da parte delle forze NATO contro ipotetici colpevoli”. Migliaia e migliaia di volantini distribuiti nelle piazze, nelle strade, negli stand. Per ricordare le migliaia di morti ancora senza nome e per evitare di crearne altri ancora. Nuove schiere di sfortunati ignari. Puniti senza colpe proprie. “Siamo sicuri che a pagare sarebbero ancora una volta tutte quelle popolazioni del ‘sud’ del mondo che soffrono il liberismo sfrenato e la globalizzazione” si legge nel documento. “Sia chiaro- dice il segretario del Circolo ‘ Vera Lombardi ’ Nicola Manco- condanniamo questo crimine contro l’umanità. Tutt’oggi non ci sono però prove specifiche della colpevolezza di Bin Laden, né dove si trovi. Sarebbe assurda la rappresaglia”. La sezione qualianese ha chiesto anche un intervento parlamentare del proprio rappresentante alla Camera. “Noi comunisti di Qualiano, chiediamo che ogni forma di ritorsione animalesca venga fermata –conclude il volantino con scritta in grassetto- e che l’ONU (e non il G8) abbia la sola e specifica competenza, con la formazione di una polizia internazionale, a ricercare i veri responsabili del massacro”.

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