19.5 C
Napoli
sabato, Giugno 1, 2024
PUBBLICITÀ

Raid del racket, bar in fiamme a Pozzuoli

PUBBLICITÀ

POZZUOLI – Brucia la saracinesca di un bar di via Campana e ritorna la paura della camorra a Pozzuoli: nessun dubbio sulla natura dolosa dell’incendio, gli inquirenti seguono la pista del racket. I proprietari negano di aver ricevuto richieste di pizzo o di aver fatto qualche «sgarbo». Fatto sta che pochi minuti dopo la mezzanotte di ieri, qualcuno ha dato alle fiamme la serranda del bar La Sosta, a pochi passi dallo svincolo della tangenziale di via Campana.
Secondo le prime testimonianze raccolte dalla volante della polizia, a tentare di dare fuoco al bar sarebbero stati due giovani, fuggiti a bordo di un motorino dopo aver capito di essere stati notati. Nel frattempo, però, erano già riusciti ad incendiare la saracinesca, con la benzina cosparsa un po’ ovunque. A salvare il bar da danni molto più pesanti, alcuni passanti che, viste le fiamme, le hanno spente con degli estintori presi in prestito da due locali confinanti.
Il bar a quell’ora era vuoto: la zona periferica, infatti, sconsiglia di rimanere aperti fino a tarda notte. All’interno dell’esercizio non c’erano neppure i proprietari. I malviventi hanno agito per qualche minuto indisturbati: si sono fermati con lo scooter ed hanno cosparso la base della saracinesca con la benzina. Poi hanno appiccato il fuoco sulla parte esterna della struttura, andata completamente distrutta. Sono bastati pochi attimi perché le fiamme avvolgessero l’intera vetrata: il fumo viene notato da alcuni automobilisti. Uno di questi si ferma e dà l’allarme. I due ragazzi, intanto, scappano in direzione della Montagna Spaccata.
Per domare il principio d’incendio viene sfondata una vetrata, perché intanto le fiamme hanno raggiunto alcune sedie all’interno del bar. Una corsa contro il tempo. Intanto, sul posto, i poliziotti del locale commissariato, diretti dal vice questore Pasquale De Lorenzo hanno effettuano i rilievi.
I danni sono stati molto contenuti. Per gli investigatori pochi dubbi: racket. Anche se i proprietari del bar, aperto da quasi cinque anni, negano di aver mai ricevuto delle minacce o delle richieste estorsive. La malavita, negli ultimi giorni, appare rialzare la testa nella zona flegrea. Appena una settimana fa, infatti, un altro episodio inquietante: il tentativo di estorsione ai danni del nuovo cash and carry «Metro», conclusosi con l’arresto del presunto esattore del clan



PINO TAORMINA – IL MATTINO Sabato 4 Ottobre 2003

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Ristoratore nella morsa del clan, arrivano le condanne per gli XX

Avrebbero preteso il pagamento di una tangente da 10mila euro ad un ristoratore di Volla e, successivamente, avrebbero minacciato...

Nella stessa categoria