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venerdì, Maggio 31, 2024
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GIUGLIANESE, ALLARME INSETTI

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di TONIA LIMATOLA




Allarme insetti nel Giuglianese. Zanzare, moscerini e zecche, complice anche la nuova ondata di afa, hanno infatti invaso le strade facendo scattare l´ennesima emergenza sanitaria in un´area già assediata da tempo dalle discariche.
E così in pratica bolle, pruriti e infiammazioni stanno rendendo la vita impossibile ai residenti, specialmente a bambini e ad anziani. Un incubo che compare soprattutto la notte.
Ora, per segnalare l’enorme disagio sono partite tantissimi sos rivolti ai distretti sanitari e alle amministrazioni comunali interessate per sollecitare le disinfestazioni sul territorio ed eliminare la presenza dei parassiti. Le mamme sono del resto allarmate soprattutto per la presenza degli insetti nei luoghi di gioco dei bambini: giardini di aree pubbliche e nelle scuole.
Ma intanto arrivano le prime rassicurazioni dall´Asl 2.
«Si tratta di un fenomeno che si ripete ogni anno all´arrivo del caldo – dice Filomena Argenzio, direttore sanitario del distretto sanitario di Giugliano – e che quest´anno, complice la nuova ondata di afa, si sta protraendo anche in autunno. Gli interventi di disinfestazione si stanno svolgendo come da calendario».
E sul piede di guerra ci sono ora anche gli ambientalisti.
«Preoccupa specialmente la proliferazione delle zecche e ormai – dicono nella sede di Gea Legambiente – non c´è praticamente zona dove i pericolosissimi parassiti non abbiano fatto la loro comparsa tra erbacce e sterpaglie».
Archiviati i roghi nelle discarica lo scorso agosto, i cittadini adesso temono per la propria salute su un altro versante. Il fenomeno, però, probabilmente non a caso si manifesta in un´area dove sono presenti numerosi impianti per lo smaltimento dei rifiuti: un vero, ennesimo incubo.
L’ennesima emergenza proprio mentre i politici locali tentano di contrastare l´arrivo di nuovi rifiuti sul territorio. Con una delibera del Consiglio comunale di Giugliano, infatti, si pretende dai magistrati che l´impianto di Cdr dell´Asi osservi le stesse prescrizioni imposte agli impianti posti sotto sequestro dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. A garanzia della salute dei cittadini, i consiglieri hanno così votato la richiesta di istituire in città un ufficio Arpac oltre a un Dipartimento ambientale dell´Asl.
In campo anche gli onorevoli. Con un´interrogazione ai ministri di ambiente, salute e interno, il deputato di collegio Antonio Russo (Fi) ha chiesto notizie sulle modalità di adeguamento e di controllo del Cdr e la valutazione dell´inquinamento prodotto e dei danni arrecati all´ambiente e alla salute pubblica, in considerazione anche dell´agitazione popolare dovute al perdurare dei disagi. Al governatore Bassolino, invece, il consigliere regionale Giovanni Pianese (Udc) chiede di conoscere se si intende adottare anche per gli altri sei impianti di Cdr in funzione in Campania, le stesse prescrizioni che l´autorità giudiziaria ha imposto alla Fibe nel provvedimento di dissequestro dell´impianto casertano. Vicenda che sta naturalmente a cuore dei comitati civici e delle associazioni come il «Comitato civico Ponte Riccio» e «Fare Verde».




IL MATTINO 4 OTTOBRE 2003

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