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mercoledì, Luglio 3, 2024
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Rifiuti, rallentamenti nella raccolta: Quarto al collasso

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Da un lato la protesta anti-discarica di Terzigno che va avanti a colpi di blocchi stradali, oggi uno anche davanti all’ingresso degli scavi di Pompei, dall’altro la situazione dei comuni del Napoletano che a forza di stop e ritardi nella raccolta rischiano di sprofondare nell’emergenza piu’ acuta al punto da far chiedere al sindaco di Quarto, Sauro Secone, il ritorno dell’esercito per gestire al meglio l’attuale fase. E’ stata un’altra notte di falo’ e di blocchi stradali l’ultima a Terzigno (Napoli), dove prosegue la protesta degli abitanti contro la realizzazione di una seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio. Le iniziative di lotta hanno impedito fino all’alba il regolare conferimento dei rifiuti con i camion costretti ad aspettare all’uscita del casello di Palma Campania. In questo contesto si inserisce l’appello del sindaco di Quarto (Napoli) Sauro Secone perche’ torni l’esercito in Campania: ”Lanciamo – spiega – un accorato appello al sottosegretario Guido Bertolaso, al governatore della Campania Stefano Caldoro, e a tutti coloro che hanno un ruolo nel ciclo dei rifiuti in Campania, affinche’ la gestione della crisi nel prelievo della spazzatura torni ad essere coordinata dall’esercito. I militari hanno dimostrato grandi capacita’ organizzative che in questo momento stanno venendo meno”. A Quarto la situazione e’ ai limiti del collasso: ”Ormai – dice il sindaco – ogni mattina all’alba i responsabili del settore comunale Ecologia mi mandano un bollettino dal fronte. I nostri operatori del servizio di raccolta dei rifiuti si trovano in trincea, in una guerra non dichiarata ma che ogni notte produce tensioni, blocchi stradali, sassaiole e agguati teppistici con olio versato sull’asfalto per mandare fuori strada i camion pieni di spazzatura. E per le strade di Quarto ci hanno fatto accumulare gia’ oltre 1000 quintali di spazzatura. Tutto questo non e’ concepibile”. Un altro sindaco intanto, quello di Boscoreale, Gennaro Langella, smentisce la sua disponibilita’ ad ampliare la discarica rifiuti ex Sari pur di non aprire la seconda in cava Vitiello. ”Ogni decisione – fa sapere oggi – come promesso, sara’ sottoposta a referendum popolare”.


Il presidente Caldoro attacca Zaia.
”Al Nord ci sono un po’ di pregiudizi e tanta paura nei confronti della Campania e del Sud. La verita’ e’ che loro difendono rendite di posizione, noi abbiamo grandi potenzialita’ di crescita e vinceremo la sfida”. Stefano Caldoro, governatore della Campania, risponde dalle colonne del Mattino al presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia, che ieri in un’intervista al Corriere della Sera si era soffermato sul caso campano sottolineando le inadempienze nella raccolta dei rifiuti e la necessita’ di un federalismo a velocita’ variabile tra le due aree del Paese. ”Nessun razzismo – replica oggiCaldoro – ma di certo esiste qualche pregiudizio. Basta leggere i giornali del Nord per rendersi conto che si descrivono solo gli aspetti negativi. Questo pregiudizio ha pero’ in parte la sua ragione d’essere nel vecchio modo di gestire sprecando le risorse e nel comportamento di una certa vecchia classe dirigente che al Sud e’ stata spesso cialtrona”. Quanto alle espressioni di Zaia, poco lusinghiere nei confronti della Campania, Caldoro le spiega cosi’: ”C’e’ ormai una sana competizione tra Nord e Sud, in cui sono convinto, vinceremo. Il mio amico Zaia, amministratore bravo e capace, e’ costretto a difendere una rendita di posizione ed ha paura perche’ al Sud abbiamo molti piu’ margini di crescita, anche in rapporto allo sviluppo del Mediterraneo allargato. Loro sono fermi, noi non possiamo permettercelo”. C’e’ chi sostiene che il governo sia a trazione nordista: ”Diversi ministri hanno una trazione nordista – ammette Caldoro – il cuore e la testa al Nord, ma non il presidente del Consiglio Berlusconi che in ogni occasione, in ultimo sulla crisi dei rifiuti, ha mostrato una grandissima attenzione per il Mezzogiorno”. Nell’intervista a Il Mattino anche un accenno sul piano per il Sud ancora nel cassetto del governo: ”Siamo preoccupati – dice il governatore campano -. Il piano va varato subito perche’ altrimenti rischiamo di perdere risorse preziose”. (ANSA)

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