Inizierà tra poco, salvo sorprese dell’ultimo minuto, il consiglio comunale di Qualiano e già arrivano i primi segnali di polemica. E’ stata protocollata questa mattina al Comune una lettera indirizzata al sindaco Salvatore Onofaro e al presidente del consiglio comunale Giovanni Palma dai toni durissimi, in cui si chiedono le dimissioni di quest’ultimo. Ancora una volta sotto accusa la gestione del conferimento della cittadinanza onoraria all’ex comandante della stazione dei carabinieri di Qualiano. «Il gruppo sottoscrittore di questo documento – si legge nella missiva – accusa la Presidenza per il pessimo lavoro svolto, per non aver convocato un regolare pre-consiglio in merito, per non aver contattato i singoli Consiglieri Comunali, così come si addice ad argomenti di tale importanza […] per non aver informato tutti i consiglieri comunali che nella stessa seduta di sabato 10 novembre 2012 si sarebbe proceduto anche alla manifestazione di consegna del riconoscimento al luogotenente maresciallo Barresi, allapresenza di Autorità Militari, […] Questo comportamento di tale superficialità ed arroganza del Presidente nel convocare la seduta del Consiglio Comunale di sabato sera e nel non informare di ciò che andasse a fare, ha esposto l’intera cittadinanza ed i suoi rappresentanti ad una pessima figura». Parole dunque che pesano come macigni. Palma come unico responsabile della debacle di sabato 10 novembre scorso. Il documento di cui siamo entrati in possesso poche ore fa, e protocollato quest’oggi, reca 12 firme di altrettanti consiglieri comunali recita in chiusura: «Visto quanto sopra riportato, ed in seguito all’annuncio delle dimissioni da parte del Presidente del Consiglio, a dimostrazione della cattiva conduzione, i sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono al Presidente di mantenere fede a quanto dichiarato in Consiglio Comunale, altrimenti ne chiedono le immediate ed irrevocabili dimissioni» . Quasi a dire “se non te ne vai, ti cacciamo noi”. Una presa di distanza forte e decisa quella dei 12 consiglieri comunali firmatari del documento. Ma rappresenterebbe anche un modo per non far passare le dimissioni di Palma, come una decisione personale del presidente per stigmatizzare l’atteggiamento dei consiglieri. Secondo quest’ultimi, infatti, il presidente si dovrebbe dimettere non tanto per il comportamento dei consiglieri assenti alla cerimonia del 10 novembre, ma “per incapacità nella gestione del consiglio comunale”.
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Potrebbe riservare altre sorprese, dunque, il consiglio comunale che si terrà tra poco a Qualiano, nella sala adiacente a quella del municipio in Piazza del Popolo. Molte, forse troppe, le vicende che hanno acceso i riflettori sulla scena politica locale. Negli ultimi tempi, infatti, il consiglio comunale è stato più volte protagonista di fatti che hanno scatenato dure polemiche sia tra gli schieramenti che all’interno della stessa maggioranza ed esposto la cittadinanza intera a “gaffe” che si sarebbero potute evitare (non ultima la faccenda del conferimento della cittadinanza onoraria all’ex comandante della stazione dei carabinieri). Dovrebbe essere anche l’occasione per Giovanni Palma, presidente del consiglio in carica, di rassegnare le dimissioni annunciate poche settimane fa, almeno fino ad ora, non ancora ratificate. Ma le sorprese potrebbero non finire qui: c’è chi azzarda che quello di oggi potrebbe essere l’ultimo consiglio comunale di questo ciclo amministrativo, almeno nella sostanza, per dare il via ad una lunga ed estenuante campagna elettorale in vista delle elezioni della prossima primavera. Si tratta a questo punto di attendere ancora poco per conoscere l’esito di un lungo braccio di ferro in atto nella maggioranza, che fin dal giorno dell’insediamento, ha fatto parlare di se per questioni legate al fragile equilibrio di poteri. Una lunga serie di “scosse di assestamento”, che tuttavia non hanno mai minato seriamente all’unità (almeno apparente) della maggioranza, potrebbero nel tempo aver creato fratture insanabili che oggi, potrebbero produrre la spaccatura definitiva, come “la goccia che farà traboccare il vaso”. L’assise dovrebbe avere inizio dopo le 18.
articolo modificato alle 17:20 del 27/11/2012