E’ stato identificato il cadavere dell’uomo di 40 anni che è stato ucciso a colpi di arma da fuoco tra Marano e Calvizzano, in via della Resistenza, nei pressi del Caseificio cinque stelle a fianco alla nota pizzeria ‘Da Salvatore’, sulla strada provinciale Marano – Qualiano. Si chiamava Luigi Felaco detto “Ginetto”, pregiudicato e nipote del boss Angelo Nuvoletta. Il corpo dell’uomo senza vita è stato trovato in una pozza di sangue sul marciapiede del caseificio. Il suo volto è stato sfigurato dai proiettili esplosi da distanza ravvicinata e non aveva documenti. Questo ha reso più difficile l’identificazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Giugliano e della tenenza di Marano, che stanno svolgendo le indagini del caso. L’intera arteria stradale è stata chiusa al traffico. Non è stato possibile transitare da entrambi i sensi di marcia e proprio a causa della strada chiusa, si sono verificati molti disagi, non solo per gli automobilisti costretti a cercare strade alternative, ma soprattutto per i numerosi studenti e pendolari, obbligati a scendere dagli autobus per recarsi a piedi verso Qualiano e Calvizzano e viceversa.
Luigi Felaco, vittima dei killer, avrebbe precedenti per riciclaggio secondo gli inquirenti. Le persone presenti nel locale al momento dell’agguato sono stati a luingo ascoltati dai carabinieri. Felaco, sempre stando alle primissime ricostruzioni degli inquirenti, fu interessato dall’operazione del 2012 (leggi l’articolo) che interessò il clan Polverino. Si trovava all’esterno del Caseificio Cinque Stelle quando è stato trucidato con diversi colpi di arma da fuoco. L’agguato è avvenuto poco dopo le 13.00. Sul posto è giunta anche un’autoambulanza, ma il suo arrivo è stato praticamente inutile. Soltanto ieri un 50enne già noto alle forze dell’ordine, Luigi Lucenti, era stato ucciso in un agguato nel quartiere Scampia a Napoli dopo un inseguimento all’interno del cortile di una scuola materna
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