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venerdì, Aprile 26, 2024
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Scampia chiude le porte a Gomorra

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«Non è censurando una fiction che si dà più luce alla parte sana di Scampia»: Roberto Saviano replica così allo stop alle riprese della serie tv «Gomorra» da parte della Municipalità. E ribadisce il suo impegno a «continuare a raccontare». «L’ennesima polemica su Gomorra, libro, film e adesso fiction, spiega lo scrittore.

«L’ho trovata una polemica un po’ furba: Scampia è una terra di persone perbene, una terra che vive situazione di grande difficoltà e che spesso ha bisogno di uno sguardo verso la parte sana che combatte il potere criminale, il disagio». A suo giudizio, però, «non è censurando, bloccando una fiction che si dà più luce alla parte sana. Anzi, è raccontando le contraddizioni che le cose possono trasformarsi. La luce cupa su Scampia non viene certo data da Gomorra: un omicidio che avviene fuori di una scuola materna, il massacro di ragazzo innocente, una faida che non si ferma, questi sono i temi che accendono la luce su Scampia. Raccontarli, con lo strumento del documentario, della fiction, letterario, con lo strumento della denuncia e dell’analisi non può fare altro che dare nuove forze».

Angelo Pisani, presidente della Municipalità di Scampia – il quartiere napoletano della faida per il controllo del mercato della droga – dopo aver imposto l’alt alle riprese su un nuovo film di camorra ambientato in zona, risponde allo scrittore Roberto Saviano e lo invita nel quartiere per «verificare la realtà, parlando con la gente ed evidenziando tutte le positività e potenzialità di Napoli Nord, vittima della mala politica come di qualche banda di camorristi, senza mai nascondere i problemi».

«Io sono prima di tutto un avvocato e difendo il futuro del territorio e dei giovani, non ho mai censurato nessuno, né penso di limitare l’informazione corretta e istruttiva», ha aggiunto Pisani. «Il non avallare la realizzazione di una fiction di grande interesse per i produttori sul tema della camorra girata sul territorio di Scampia, anche con qualche comparsa come in passato avvenuto, non è una censura, ma è la necessità di difendere il futuro del territorio», ha detto ancora il presidente della Municipalità. Pisani ha quindi invitato Saviano «a parlare nelle scuole» di Scampia e semmai a promuovere «una fiction basata sugli esempi, sui valori umani e di solidarietà, sui piccoli eroismi quotidiani della nostra gente».

Il Mattino.it

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