GIUGLIANO, CIRCOSCRIZIONI ALL’ATTACCO
«Il nostro lavoro non viene considerato»

GIUGLIANO. «Il nostro lavoro non viene considerato, non abbiamo potere decisionale». Va giù duro Michele Salemi, Ds, presidente di turno della conferenza delle circoscrizioni di Giugliano. Lo appoggiano indistintamente gli altri tre presidenti dei parlamentini di quartiere, a prescindere dal colore politico. Lo appoggia anche una voce storica del popolo giuglianese, quella di Tilde Adamo, consigliere di Rifondazione comunista nell’assise di Lago Patria: «Ci vorrebbe una maggiore considerazione. Siamo vicini alla gente, cerchiamo di recepire le loro istanze, capire le loro problematiche. Forti del loro mandato andiamo al Comune e esponiamo le loro richieste. Tutto inutile, nessuno ci ascolta. Ci vorrebbe una maggiore considerazione». Le circoscrizioni, dunque, alzano la voce, rivendicano potere decisionale. «Si parla tanto di democrazia partecipativa – tuona Salemi – ma poi gli organismi riconosciuti e legittimati a funzionare non vengono messi nelle condizioni di lavorare. La città di Giugliano è costretta ormai da un mese e mezzo a vedere vacanti le poltrone degli assessori. Questa empasse blocca anche i nostro lavoro». Causa del malessere del leader della Quercia, la mancata assegnazione delle deleghe da parte del Municipio sulle competenze territoriali. «La fascia tricolore Francesco Taglialatela sta facendo il possibile per assicurare il buon funzionamento della macchina amministrativa – dice la Adamo – ma non basta. Le problematiche sono tante e non tutte di facile risoluzione. Ci vuole una Giunta, una vera Giunta». Le problematiche sono tante. Tra queste, la più impellente è senza dubbio quella ambientale. «In questi venti mesi di mandato il sindaco è sempre stato parte attiva nelle nostre battaglie – spiega l’esponente del partito di Bertinotti, presidente e portavoce anche del Comitato Ponte Riccio – La Giunta tecnica ci ha aiutato molto, ha fatto sua le nostre rivendicazioni. Senza assessori, però, è difficile andare avanti. Se solo le circoscrizioni avessero più potere decisionale…».