Melito. Aggressione al titolare di un autosalone: due persone in manette

Secondo l’accusa avrebbero preteso la restituzione dei soldi per l’acquisto di una vettura comprata da un loro parente. Per tale motivo avrebbero fatto accesso all’interno di una concessionaria di auto in via Provinciale Arzano-Casandrino e avrebbero aggredito il gestore della rimessa. I militari dell’Arma di stanza ad Arzano hanno arrestato Gennaro Viglione, 38 anni, resi-dente a Melito e Lucio Luongo, 37 anni, residente nel quartiere napoletano di Secondigliano. Secondo la ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine che hanno effettuato l’operazione e poi l’arresto, i due si erano recati in un autosalone che si trova sulla IV traversa della Strada provinciale Arzano-Casandrino e avevano cominciato a pretendere la restituzione di soldi pagati da un loro congiunto per una vettura, poiché, a loro modo di vedere, il parente era stato raggirato. Al suo rifiuto i due avrebbero aggredito il titolare del locale e i suoi familiari, procurando loro lesioni guaribili in 5 giorni. Sempre secondo quanto è stato descritto dai militari dell’Arma, la coppia sarebbe stata intercettata presso i loro domicili, che si trovano a Melito e a Secondigliano. I militari dell’Arma sono quindi intervenuti e alla fine hanno arrestato i due. Secondo l’accusa sarebbero responsabili dell’aggressione avvenuta all’interno dell’autosalone gestito da un uomo. Lo stesso, insieme a due suoi familiari che al momento si trovavano nel locale, sarebbe stato oggetto di percosse. Le persone ferite durante la presunta aggressione sono state poi medicate presso un ospedale vicino e sono stati dichiarati guaribili nel giro di circa cinque giorni. I carabinieri allora si sono messi sulle tracce dei presunti responsabili dell’aggressione e hanno intercettato Viglione e Luongo presso le loro abitazioni. La coppia si dovrà difendere in sede processuale dall’accusa di aggressione ai danni del titolare di un autosalone (e di due suoi parenti) che si trova sulla strada provinciale Arzano-Casandrino. (Fonte: Giancarlo Tommasone – Cronache di Napoli)