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venerdì, Aprile 26, 2024
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Ciro si aggrava, operato al colon. La madre: «Mio figlio è più morto che vivo»

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Ciro Esposito il giovane 30enne ferito da un proiettile d’arma da fuoco nel pre partita della finale di coppa Italia, tra Fiorentina e Napoli, si è aggravato. «Ciro è molto grave, è in coma farmacologico, siamo riusciti a vederlo ieri pomeriggio dopo una lunga lotta. Voglio che si faccia giustizia, mio figlio è più morto che vivo» ha dichiarato ai giornalisti Antonella Leardi, la mamma del giovane. Il suo avvocato Angelo Pisani, ha nominato un perito balistico per capire da dove siano partiti gli spari. Il bollettino medico del policlinico Gemelli di Roma conferma che le condizioni di Ciro sono gravi: «E’ stato sottoposto a intervento di emicolectomia destra per ischemia tardiva del colon, senza perforazione, susseguente agli arresti cardiocircolatori intercorsi 48 ore fa. Permangono critiche le condizioni del paziente, ricoverato presso il Centro di Rianimazione del Gemelli, con la necessità di supporto farmacologico e strumentale alle principali funzioni vitali». Ieri Ciro Esposito era lucido. Le sue condizioni sembravano nettamente migliorate, poi nella notte di ieri si sono nuovamente aggravate. Per permettere a Ciro Esposito di poter incontrare i genitori, è stato necessario che il gip autorizzasse la visita. La madre si è anche appellata a Renzi e Napolitano.

L’esame dello Stub, Intanto si complicano le indagini per accertare l’identità di chi abbia materialmente sparato, anche se gli indizi a carico di Daniele De Santis (Gastone) restano e l’accusa nei suoi confronti non cambia. Ha avuto esito negativo l’esame stub compiuto su Daniele De Santis ma “è compatibile con materiale da sparo”. Resta quindi indagato per tentato omicidio. Ora verrà fatto anche l’esame delle impronte sulla Beretta 7.65 con matricola abrasa dalla quale sono partiti i cinque proiettili, quattro dei quali hanno ferito i supporter partenopei. Per gli inquirenti la pistola è stata impugnata e usata da Daniele De Santis, come hanno raccontato anche diversi testimoni di aver visto l’ultrà romanista sparare. L’esame dello stub è stato effettuato anche su Donatella Baglivo, socia di De Santis al Ciak Village, la donna che ha raccontato di aver raccolto e gettato la pistola dopo gli spari.

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