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domenica, Maggio 26, 2024
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Rifiuti, nuovo monito del ministro: «La Campania trovi la soluzione per non pagare multe all’Europa»

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Circa 300 milioni di multa da evitare. È questo ora l’obiettivo per tutti nel contenzioso rifiuti con la Ue. È infatti imminente, per i primi di dicembre, la decisione finale con cui la Corte di giustizia europea potrebbe esigere davvero il pagamento della multa decisa a marzo a conclusione del procedimento di infrazione per la Campania. Si tratta di oltre 300 milioni, più un’altra trentina di somma forfettaria.
L’affanno per evitarla ha condotto ieri il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a dar fuoco alle polveri ricordando che «pende il rischio imminente di una nuova procedura d’infrazione», che il governo è intervenuto con un articolo del decreto “Sblocca Italia”, ma «questo non basta, è necessario che la Regione Campania metta in atto azioni idonee. Il mio ministero è a disposizione per offrire un contributo ad una soluzione non più rinviabile».

Il presidente della Regione Stefano Caldoro si è attaccato al telefono. Ne è uscito un doppio tweet: Galletti invoca «un impegno comune per un obiettivo comune: evitare infrazione Ue su rifiuti. Per tutti gli enti locali è il momento della responsabilità»; Caldoro si mette a disposizione per «intensificare il lavoro comune, con tutti gli enti», ma senza nascondersi che «è impresa titanica recuperare tutti gli antichi ritardi». Dietro il confronto fra i due c’è comunque la manovra con cui Galletti tenterà disperatamente di evitare la multa: lo “Sblocca Italia” consegna infatti la materia degli impianti e dei flussi di rifiuti al governo, su scala nazionale. Il che dovrebbe indurre l’Europa a rivedere l’analisi delle insufficienze, fin qui trattate a livello regionale.

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Tutto questo non spegne la virulente polemiche su chi sia responsabile delle sanzioni. L’eurodeputato Pd Massimo Paolucci ribadisce: «Il documento della Corte europea parla chiaro: è Caldoro che ha fallito, e non altri, per non aver rispettato le prescrizioni dell’Europa tra il 2010 e il 2014». Replica l’assessore Giovanni Romano: «Esternazioni che mistificano la realtà. La condanna riguarda i Por 20002006 (Caldoro fa sapere anche che lunedì verrà formalizzata una procedura per individuare quelle responsabilità, ndr). Nel 20072013 abbiamo rimosso quelle cause della procedura di infrazione, approvando il piano regionale dei rifiuti urbani, quello degli speciali e quello delle bonifiche. Certo a Bruxelles resta una grande preoccupazione per lo smaltimento delle ecoballe». È un altro dei temi su cui Palazzo Santa Lucia attende un mossa chiara da Galletti. Il previsto termovalorizzatore di Giugliano è rimasto bloccato dall’epoca del ministero Orlando, e più nulla se ne è saputo.

Roberto Fuccillo
Repubblica.it

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