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venerdì, Maggio 31, 2024
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IL NAPOLI VINCE DI MISURA A CHIETI
Partita senza emozioni. De Laurentiis: «Interessano le vittorie»

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CHIETI – NAPOLI 0-1.Sicuramente la partita più brutta della gestione Reja, ma per fortuna sono arrivati ugualmente i tre punti, conquistati dopo aver realizzato una delle uniche due occasioni da gol create. Reja decide di cambiare modulo passando dal 4-3-3 finora utilizzato al 4-4-2 (o 4-4-1-1), mentre gli uomini sono per nove undicesimi quelli di domenica scorsa: uniche modifiche riguardano il rientrante Scarlato che, in sostanza, prende il posto di Ignoffo ed Abate in campo dal 1’.; in avanti, dunque, Calaiò e Pià, mentre Consonni agisce da esterno sinistro. Al 18’ del primo tempo rete giustamente annullata al Chieti per fuorigioco, poi al 33’ gli azzurri si fanno per la prima volta pericolosi con Abate che da ottima posizione calcia forte ma centrale e Sciarrone con non poche difficoltà manda in angolo. Il gol arriva al 42’ quando lo stesso Abate ruba palla a centrocampo, serve Pià che involatosi sino al limite dell’ area di rigore serve Calaiò, il quale con un pregevole sinistro “a giro” batte Sciarrone per l’ 1-0. Il secondo tempo si apre con una novità tra le fila partenopee: Gatti sostituisce un irriconoscibile Fontana. Poi, al 3’ Tacchi reagisce ad un fallo di Grava e viene espulso. Come anticipato, è stato un Napoli davvero molto brutto: il nuovo sistema di gioco proposto da Reja non sembra aver dato i frutti sperati. Se, infatti, si è posto rimedio all’ isolamento di Calaiò, si sono venuti a creare ulteriori e più gravi problemi. In definitiva, vittoria fuori casa conquistata con le unghie e con i denti contro una classica squadra da “C”, discreti in difesa non avendo mai concesso vere occasioni da gol agli avversari e soprattutto consolidato il terzo posto in graduatoria. Domenica derby a Benevento senza gli squalificati Abate e Fontana, oggi ammoniti.


Le Pagelle (da: www.napolisoccer.net)



Gianello 6: non trascendentali gli interventi a cui è chiamato. Provvidenziale, però, sul retropassaggio suicida di Scarlato.

Grava 5.5: Tacchi lo tiene non poco in apprensione. Nonostante l’espulsione di questi, però, solo raramente si propone oltre la metà campo seppure abbia più spazio. Da dimenticare alcuni appoggi.

Scarlato 5.5: è vero che mai si fa saltare se non in una circostanza, ma è altrettanto vero che al 90’ non si contano gli innumerevoli falli che ha commesso. Talvolta se ne poteva anche fare a meno.

Terzi 6.5: conferma la buona prestazione offerta contro la Spal. Diligente nello svolgere il suo compito, nel finale si concede anche una sgroppata in avanti.

Bonomi 6: ancora positivo. Terrevoli da quella parte non riesce mai a trovare il varco giusto. Il merito è tutto suo. Non appena ha un po’ di spazio si propone anche oltre la mediana, peccato che non trovi un Consonni in grado di dialogare.

Abate 6: ama giocare una decina di metri più su rispetto a quanto fatto oggi, e si vede. Spreca una non difficile occasione da rete, ma è suo il merito di aver innescato il contropiede che ha portato al gol. Ottima personalità: ha battagliato anche lui quando c’era da farlo. Cala molto nella seconda frazione. (dal 40’ st Montesanto s.v.).

Montervino 5.5: fa a gara con Scarlato per chi commette più infrazioni. Questo è il suo ruolo, ma forse stavolta va’ leggermente oltre il limite. Sufficiente in interdizione, di costruzione neanche a parlarne.

Fontana 5: irriconoscibile. Non entra mai in partita, sbaglia tanti, troppi passaggi. Riesce a farsi ammonire andando a protestare con l’ assistente. Un errore da ragazzino che gli costerà il derby col Benevento. (dal 1’ st Gatti 6: fare peggio di Fontana era sinceramente difficile. Lui, però, disputa una discreta gara: sempre attento in chiusura, in appoggio poi, per fortuna, non è il Gatti di inizio stagione).

Consonni 5: sarà il ruolo, sarà che non attraversi uno splendido periodo di forma dopo le superbe prestazioni offerte non più di qualche settimana fa, ma il risultato è che gioca davvero male. Nel primo tempo quasi non sembra esserci, nel secondo poi fa decisamente meglio.

Pià 6: gli spunti a cui ci ha abituati li ha sempre, anche se giocando più centralmente ha meno spazio. Suo l’assist in occasione del gol, poi nel finale spreca un ottimo contropiede cincischiando palla al piede e subendo fallo.

Calaiò 6.5: senza negarlo, il gol pesa sul voto come un macigno. Perché a dir la verità oltre quello non fa tantissimo. Però il sinistro “a giro” sul secondo palo dai quindici metri è una vera invenzione, al di là del non irreprensibile portiere neroverde Sciarrone. (dal 30’ st Sosa s.v.).

All. Reja 6: giusto cambiar qualcosa, forse però questa non è la formula giusta oppure bisognerà apporre qualche piccola modifica. Non ci voleva la zingara per capire che Fontana andava sostituito, ma quanti al suo posto lo avrebbero fatto realmente?

Arbitro, sig. Velotto di Grosseto 6: non uniforme nella distribuzione dei cartellini gialli, ma purtroppo questa è una pecca che abbiamo riscontrato in quasi tutti i direttori di gara fin qui avuti. Episodio chiave l’espulsione di Tacchi: a termini di regolamento ci sta tutta. Ottima la collaborazione degli assistenti.



La Classifica:


Rimini 50

Avellino 50

Napoli 42

Reggiana 38

Lanciano 37

Padova 36

Sambened. 36

Benevento 35

Teramo 33

Foggia 32

Spal 31

Martina 29

Cittadella 28

Fermana 28

Giulianova 25

Chieti 23

Sora 22

Vis Pesaro 16

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