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martedì, Aprile 23, 2024
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LE CINQUE RAGIONI PER RISPETTARE LA FESTA DELLA DONNA
Otto marzo fra tradizione e consumo. Come cambia il costume

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GIUGLIANO. C’è chi dice che la festa della donna sia solo la “festa dei fiorai”… Definizione piuttosto bassa direi. Sicuramente è un momento festoso, di svago. Un appuntamento annuale tutto al femminile, in cui le donne amano concedersi una tregua da tutto ciò che non sia femminilità. Và diffondendosi la moda di trascorrere questo giorno all’insegna del benessere mentale e fisico. Calano le prenotazioni nei nigh (prima molto gettonati, specie nelle periferie come la nostra), e aumentano gli appuntamenti nei beauty center e centri benessere. Ma è ovvio che la festa della donna ha anche un significato diverso, che pone le sue radici nel periodo preindustrializzato.

Fino al periodo antecedente la rivoluzione demografica la donna era vista come l’angelo del focolare, figura fondamentale risultava quella della Matrona, mente e custode della casa. In seguito si è trasformata da angelo a schiava. Sempre lei: la donna. Prima venerata, nella figura della madre terra, poi improvvisamente bruciata sul rogo come strega. Qualcuno si è mai chiesto il perché? Non è un mistero che le donne attorno al medioevo cominciarono ad appassionarsi all’”alchimia”. In realtà le pratiche alchemiche più diffuse tra le donne non erano altro che rudimentali medicamenti. Tra le donne medico quelle più brave erano le ebree, discendenti da famiglie facoltose, con i mezzi, quindi, per dedicarsi a queste pratiche. In seguito la donna è stata poi identificata come il demone delle passione, e indirizzata alle punizioni corporali, pratica molto diffusa era quella del cilicio (cintura con chiodi). Chi sa che nei censimenti venivano dichiarati uomini e persino bestie, ma non le donne? Con l’avvento dell’industrializzazione la donna venne poi impiegata nelle fabbriche, per la mano d’opera piuttosto bassa. Queste donne, assieme ai bambini, avevano orari lavorativi spaventosi, che superavano le 16 ore, e le misure di sicurezza erano davvero scarse. Nel 1908, l’8 marzo, a New York 129 donne morirono in un rogo scoppiato nel cotonificio in cui lavoravano, e furono tutte seppellite sotto l’ombra di una pianta di mimose, che diventerà il fiore simbolo di questo giorno. Ecco cos’è la festa della donna! Un momento di riflessione, il giorno del ricordo di tutte le donne morte per combattere questa forma di razzismo. E’ il ricordo di tutte le suffragette uccise negli scontri a fuoco durante gli scioperi. E’ il giorno dedicato al ricordo di tutte le conquiste di questo secolo, dal diritto al voto, guadagnato nel 1945, dal diritto a non subire l’ergastolo, se adultere, al diritto in caso di morte del coniuge di essere legittimaria all’eredità, raggiunto solo nel 1975.

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