Il gruppo consiliare del Partito Democratico si amplia: Rocco Marrone, dopo quasi due anni e mezzo di consiliatura, lascerà gli scranni dell’opposizione e andrà ad accomodarsi tra i banchi della maggioranza. Eletto nel Movimento Popolare Campano, Marrone ha successivamente fatto parte del gruppo consiliare di Forza Italia fino a dichiararsi indipendente poco prima dello scorso consiglio comunale. Ufficializzata lunedì, la richiesta di adesione al Partito Democratico è stata recepita e accolta dal Segretario Mariani, tanto da consentire la partecipazione dell’ex consigliere di opposizione nella riunione del gruppo di giovedì.
«Già quando creammo il gruppo di Forza Italia – ha dichiarato Rocco Marrone – lo facemmo per distinguerci dal resto della coalizione di centrodestra; la mia decisione di aderire al Partito Democratico nasce da lontano, tralasciando gli ottimi rapporti che mi legano all’onorevole Michela Rostan ed altri componenti del partito, come D’Angelo e Mariani – ha continuato – la mia collaborazione con il partito va avanti da diverso tempo; penso che, soprattutto nell’ambito comunale, l’appartenenza ad uno schieramento di centrodestra o centrosinistra non conti, anche perché in questi due anni non ho mai visto una vera e propria coalizione dell’opposizione”.
Marrone passa in maggioranza dopo aver vissuto in prima persona il fermento, scatenatosi dopo l’ormai nota seduta consiliare di fine agosto, nelle forze di opposizione. «Gli atti li ho firmati perché ero consigliere di Forza Italia, ma nell’ultimo consiglio comunale al momento della votazione ho lasciato i banchi», ha affermato a tal proposito il neo consigliere del Pd.
Un “nuovo acquisto” per la maggioranza che non può che far piacere al primo cittadino, Venanzio Carpentieri, che rafforza la sua maggioranza proprio nel periodo del “risveglio” del centrodestra. «Cambiano i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione – ha commentato la fascia tricolore – maggioranza che si rafforza e opposizione che si indebolisce alla luce del fatto che, a parte quella della confusione, non ha strategie politiche da portare avanti né per il presente, né per il futuro. L’agitarsi di queste ultime settimane non ha portato e non porterà a nulla. Forse anche per questo si è rafforzato in alcuni il convincimento che quella collocazione politica non avrebbe consentito di crescere sul piano dell’esperienza amministrativa».
