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CLAN NUVOLETTA, ALTRI SEQUESTRI A MARANO
Indagine Dia: sigilli ad appartamenti, auto e quote sociali

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MARANO. Nuovo e duro colpo al clan Nuvoletta di Marano: sotto chiave il tesoro dei boss. Ieri mattina sono stati sequestrati beni e quote societarie per un valore di circa un milione e mezzo di euro. È il terzo sequestro in pochi giorni. La misura disposta dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Napoli, su proposta del direttore della Dia Adolfo Grauso, è stata eseguita dal gruppo interforze, composto dagli agenti del centro operativo della Dia e della questura di Napoli in collaborazione con i carabinieri di Giugliano. Da marzo a oggi sono finiti sotto chiave beni, società e attività commerciali per un valore stimato in oltre sette milioni di euro, che portano a oltre cinquanta milioni di euro il valore complessivo dei beni sottratti al clan Nuvoletta o ai suoi prestanome negli ultimi due anni. Tra i beni sequestrati ci sono quattro appartamenti nel comune di Marano, patrimoni aziendali, quote sociali, una Chrysler e un autocarro. Il piccolo tesoro era nella disponibilità, diretta e indiretta, di Luigi Esposito, 46 anni, ritenuto dagli investigatori un elemento di spicco del clan Nuvoletta. Esposito è al momento in carcere, perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ottobre dell’anno scorso con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso per acquisto e commercio di stupefacenti. Inoltre è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione per detenzione abusiva di armi e munizioni. Nella disponibilità del pregiudicato, secondo gli uomini della Dia vi sarebbero state le quote societarie e l’intero patrimonio aziendale della Leny sas di Marano, un’azienda che si occupava del commercio e la vendita all’ingrosso di prodotti cartacei. Il boss aveva anche quote e sostanze della White House srl di Napoli e quattro immobili di Marano, nelle centralissime via Merolla e corso Vittorio Emanuele. L’obiettivo degli uomini della Dia è stato quello di individuare il patrimonio accumulato dagli uomini della cosca maranese, legata a Cosa Nostra siciliana. In una sola settimana, dunque, sono stati sequestrati beni del valore di milioni di euro.


AP – IL MATTINO 16 APRILE 2005

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