Cinzia Orabona è uno degli artisti italiani che sta esponendo alla Crypt Gallery, Chiesa di san Pancrazio a Londra, nell’ambito della Italian Art Exhibition, curata da Aldo Maria Pero, con il patrocinio della Università degli studi di Pisa, della Regione Toscana, del Comune di Pisa ed altre organizzazioni pubbliche e private Toscane. La partecipazione a questa importante rassegna internazionale segue la manifestazione organizzata dalla Fondazione Matera, a cura di Gina Affinito, nell’Auditorium “Casa Cava”, nel cuore dei Sassi di Matera. Una carriera lunga quella di Cinzia Orabona, una giuglianese quarantenne, insegnante presso la scuola media G.B. Basile di Giugliano, cominciata nel lontano 1992 con la partecipazione alla rassegna di arte contemporanea “ Arena 92”, curata da Arcangelo Izzo e arricchita di riconoscimenti tra quali si ricordano il primo premio della rassegna “ la donna ed il lavoro”, organizzata dal Soroptimist International Club. Tnate le partecipazioni a rassegna nazionali ed internazionali tra le quali si ricordano alcune : “i valori della storia, le forme dell’arte”, organizzato dall’Istituto Italiano di Studi Filosofici, “dieci donne nel maschio” Napoli Maschio Angioino e “riparte 99”, Roma, Hotel Cavalieri Hilton, curato da Rosanna Musmeci Una carriera lunga e prestigiosa approdata negli ultimi anni alla corrente del “Sensorialismo materico”, proposto dal maestro Guido Carlucci nel 2012. È, questo, un movimento artistico che balza sulla scena internazionale avendo a base del proprio linguaggio e della propria identità, la semplicità e la umiltà.
La culla del movimento artistico è il museo MACS di Greccio, località già nota per essere stato il luogo ove San Francesco d’Assisi ideò il primo presepio, che funge da finestra artistica aperta a chiunque, appassionati e neofiti della arte della pittura e della scultura, ed attraverso la quale potere toccare i segni del “sensorialismo materico”. Gli artisti di questa corrente usano la tela, il colore, la materia in una dimensione ampia che supera i confini fisici della semplice percezione visiva coinvolgendo nella sensazione visiva tutti i sensi del corpo. Finalità della corrente artistica è quella di proporre una arte sublime nella atmosfera del sublime francescano che prepara l’animo dell’osservatore a cogliere i segni ed i significati che il materialismo quotidiano non ci permette più di individuare. Il suo nemico è la povertà dell’animo che nessuna ricchezza materiale può soddisfare, il suo fine è il rapporto con il suo colore che cerca ogni attimo di incontrare creando con la sua unione una impronta che vada oltre la eternità.
Cinzia Orabona, la giuglianese Cinzia Orabona, è una dei maggiori rappresentanti di questa corrente artistica.
