E’ stato fermato e rilasciato già nella serata di ieri
l’affiliato al clan Vastarella della Sanità indicato
come uno dei probabili componenti di un
commando che voleva portare a compimento una
vittima designata, Costantino Esposito di 43 anni,
è riuscita a fuggire e ha avvertito carabinieri e i
militari dell’esercito che stavano pattugliando la
zona e che lo hanno salvato.
Ci sono stati
momenti di forte tensione nel tardo pomeriggio
di ieri tra i vicoli del quartiere Sanità. Esposito,
con precedenti per spaccio, in sella al suo Piaggio
Liberty si fionda sui militari di “Strade sicure” e
chiede aiuto. Dice: “Mi stanno inseguendo,
vogliono ammazzarmi”. Scatta l’allarme e con i
carabinieri in zona si lanciano all’inseguimento di
un gruppetto di giovani sospetti. Uno viene
fermato ma non avendo armi e non essendoci
prove del suo coinvolgimento nell’agguato fallito
viene rilasciato in serata. I carabinieri intanto
continuano le indagini per risalire agli autori del
mancato agguato e del perché. In quattro in sella
a due moto avrebbero intercettato Costantino
Esposito che ha notato uno armato e intuendo le
loro intenzioni ha accelerato tentando la disperata
fuga. La folle corsa nei vicoli della Sanità è stata in
un primo momento interrotta da una caduta
generale delle moto di inseguito e inseguitori. Ma
Esposito è stato più lesto a rimettersi in sella ed è
riuscito ad arrivare a mettersi in salvo tra le
braccia dei militari in piazza Sanità. Ora bisogna
capire il perché qualcuno ( ma in questo caso
dovrebbe essere il clan Vastarella) vuole la sua
morte. Per gli investigatori pur avendo lo stesso
cognome degli Esposito del clan dei “Barbudos”
non è ne un loro parente ne risulta affiliato.
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